Mio figlio ha difficolta a relazionare con i compagni

mio figlio,di anni 21,e alla continua ricerca di conferma del suo essere e ha difficolta a relazionare con i compagni ,ma non si rende conto di assumere atteggiamenti sbagliati!riferisce di essere deriso dagli amici per il suo modo di parlare(abbastanza ricercato)e si sente menomato ed invidioso se i colleghi universitari sono piu bravi di lui o se ha insuccessi nei flirt con ragazze.Guai a dirgli che balla male oppure che parla in maniera alterata!Adesso e all estero(in polonia per una borsa governativa)!riferisce di odiare un suo collega perche costui gli fa degli apprezzamenti non graditi!magari il suo collega scherza ma mio figlio accumula rabbia e odio per questo collega!Ed ogni volta chiama me o la madre perche vuole risposte da noi che non sappiamo dargli!si lo incoraggiamo a far finta di niente,ma lui ha dei picchi di "depressione " e momenti di gioia!come dovremmo comportarci?noi lo incoraggiamo ma lui fa di ogni paglia una trave,perche si ritiene al di sopra degli altri e soffre se qualcuno scherza con lui!fa sempre domande a noi genitori se per caso per strada qualcuno lo guarda ,chiedendo:"quello/a mi guarda,ma perche mi guarda?sembro strano?etc.etc.!come mi consigliate di comportarmi?Grazie

Ciao Carmelo, tu dici che tuo figlio si ritiene al di sopra degli altri … certo, a 21 anni (e anche oltre i 21) si è continuamente alla ricerca di una conferma del proprio essere e questo può generare difficoltà a relazionarsi con gli altri. Mi chiedo una cosa rispetto a quegli atteggiamenti che tu definisci sbagliati … per chi sono sbagliati? Sicuramente per te lo sono, ed è pur vero che ognuno ritiene qualcosa giusta o sbagliata rispetto al proprio vissuto, quindi non sappiamo davvero se per lui lo siano o meno. Sai, ogni comportamento che mettiamo in atto, è per noi la scelta più giusta in quel momento e dietro ogni scelta e modo di fare c’è sempre un’intenzione positiva (indipendentemente dal fatto che il comportamento che poi mettiamo in atto sia sano o meno). Se lui ti riferisce di essere deriso dagli amici per il suo modo di parlare e si sente invidioso se i colleghi universitari sono più bravi di lui o se ha insuccessi nei flirt con ragazze, mi sembra strano che si ritenga al di sopra degli altri, anzi … se poi chiama te o la madre per avere risposte da voi, vuol dire che in quelle situazioni non si sente sicuro e alla pari degli altri. Come comportarvi? Certo, dirgli che balla male oppure che parla in maniera alterata è per lui una forma di giudizio, farglielo notare in questa maniera metterà sempre delle barriere tra di voi e quanto tu/voi gli dite non sarà efficace abbastanza per lui. Per farlo diventare più consapevole dei suoi modi di fare, puoi usare delle metafore, o far riferimento a tuoi amici (o magari anche a te stesso quando eri più giovane) che avevano le stesse difficoltà, e, indirettamente, mostrargli qualche nuovo modo di fare per affrontare quelle situazioni. Se vorrai, potrai anche chiedergli “cos’altro avresti potuto fare in quel momento?” Regola d’oro: ascoltare, evitare giudizi e mai dare suggerimenti, ma fare in modo che ognuno trovi le risposte dentro di sé. Tanti auguri per tuo figlio.