Dott.ssa Iolanda Esposito

Dott.ssa Iolanda Esposito

Psicologa, Psicoterapeuta, consulente sessuologa

Padre forte bevitore

Mio padre 67enne ha iniziato a eccedere col vino negli ultimi anni (in più prende benzodiazepine). Non si ricorda niente di ciò che fa, e incolpa sistematicamente me, mia madre e mio fratello di cose inesistenti. Non vuole curarsi e dopo pranzo dorme fino a sera, si alza, farfuglia e inizia a delirare e accusare rivangando cose impossibili, velate minacce ecc, e la situazione è sempre più insopportabile. Avevo trovato un lavoro di qualche mese, ma quasi ogni giorno ero costretta a uscire prima perchè piangendo mia madre mi chiamava o perché lui lo trovava in terra a dormire con la roba a cuocere sui fornelli, oppure ubriaco e delirante per casa (raccoglieva cibo da terra e lo mangiava). Ne abbiamo parlato col medico e col sert che pero ci dice non possiamo imporre cure, la persona e logicamente intrattabile. E quando si sveglia dal torpore e estremamente agitato. Io vivo assieme a mia madre e mio fratello che vuole andarsene uno stato d ansia perenne per ciò che potrebbe fare (una volta affumicò una pentola e ci inondò la casa di fumo irrespirabile). Ne abbiamo parlato con amici ecc ma nessuno pare avere soluzione. È però impossibile per noi andare avanti cosi e non è neanche giusto a mio avviso che una persona rischi il posto per una che rifiuta il problema. Mi chiedo se secondo voi sia una demenza alcolica, (quando non beve comunque ragiona ancora), perché parla spesso con voce bassa e strascicata oppure urla, con sguardo fisso, di sfida, verso di noi. Già due volte e finito in ospedale per capogiri e vomito (una volta vomitò scuro) ma non fanno nulla lo dimettono e noi ci teniamo il problema. Che possiamo fare?

Salve Jenny,

la situazione che ha descritto è senz'altro molto complessa e produce sofferenza in tutti voi che ne siete coinvolti. Per la problematica legata all'eccessivo consumo di alcol esiste a Firenze il Centro alcologico toscano di Careggi, probabilmente ne avrà già sentito parlare dal medico e dal Sert.

Non va sottovalutato il disagio che vivere questa condizione comporta anche in voi familiari. Infatti, al manifestarsi di un disturbo comportamentale di un soggetto all’interno della famiglia seguono le modificazioni di ruolo degli altri membri e le difficoltà nella comunicazione e nelle relazioni. Questa situazione impedisce il raggiungimento di un equilibrio positivo del sistema famiglia, blocca la crescita e la maturazione dei membri ed è causa di un disagio profondo. Per questo sarebbe importante poter intraprendere un percorso di terapia familiare in modo che tutti voi possiate essere supportati in questa fase della vostra storia, comprendere da dove ha avuto origine e le possibilità di intervento e cambiamento.

Ciò che state affrontando merita sicuramente un approfondimento.

Per questo resto a disposizione per un contatto, anche telefonico.
Saluti,

dr.ssa Iolanda Esposito