Chiarimenti

Vorrei riuscire a capire se soffro ancora di depressione o se sono solo alcuni dei "sintomi residui" legati alla malattia vissuta in passato.

4 anni fa, circa, ho iniziato a soffrire di depressione e autolesionismo, in seguito a violenze verbali e due lutti in 7 mesi, fino agli inizi del 2015, con l'aiuto di uno psicologo scolastico.Ho cambiato città per tornare a stare bene; non appena trasferita, ho iniziato a frequentare un gruppo parrocchiale nel quale ho trovato diversi amici e pensavo di essere finalmente felice di avere una vita sociale, però poi ho iniziato a pensare "nessuno mi scrive mai, non si preoccupano di chiedere come sto o se voglio scendere con loro" e così fino ad ora.

Sempre 4 anni fa, ho avuto problemi con il cibo, ma la cosa non è mai sfociata in bulimia o anoressia, e ho iniziato una dieta da sola, perché tutt'ora non mi piaccio totalmente e penso di essere grassa, come dicevano in passato i miei compagni di scuola. Ho spesso male alla schiena, poiché non dormo bene la notte, perché mi sveglio frequentemente; un mese in seguito a un probabile trasferimento, ho iniziato a comportarmi male con la mia famiglia arrivando ad odiarli e a non apprezzare i sacrifici di mio padre, il quale lavora fuori e scende solo ogni 15 giorni, se tutto va bene.Oltre a questo ho un problema a gestire la rabbia: mi arrabbio molto facilmente e molto frequentemente. Potete aiutarmi?

Gentile Giusy,

difficile affermare se i tuoi vissuti siano riconducibili a depressione o altro, in quanto sarebbero necessari degli incontri per approfondire la tua situazione. Sta di fatto che stai vivendo uno stato di malessere oggi, non nel tuo passato, ed è importante accogliere queste emozioni.

Indichi come data di inizio dei tuoi problemi emotivi circa 4 anni fa: mi domando se con il collega scolastico sei riuscita a comprendere ed elaborare i tuoi vissuti e capire da dove essi siano nati. Mi domando inoltre se tu abbia avuto modo di elaborare i lutti che hanno attraversato la tua vita in così poco tempo. 

Inoltre, dalla tua frase "ho cambiato città per tornare a stare bene", mi fa pensare circa un tentativo di allontanarti da ciò che ti faceva soffrire con la speranza di stare meglio; tuttavia allontanarsi da un punto di vista fisico non significa necessariamente allontanarsi anche da un punto di vista psicologico. 

Rivolgendoti ad un professionista, potresti chiarire i pensieri e le emozioni che ti stanno attraversando, cercando di affrontare le fatiche che mi pare tu viva nelle relazioni: con te stessa, con il cibo, con gli amici e con i tuoi familiari. 

Resto ovviamente a disposizione, un caro saluto.