Psicologa, esperta in Neuropsicologia, Specializzanda in Psicoterapia
Difficoltà nella comunicazione
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e da tempo ho difficoltà a relazionarmi con i miei genitori. Loro sono sempre stati piuttosto severi, critici e freddi e questo mi ha portato a chiudermi in me stessa e a condividere poco o nulla con loro. Si interessano poco o nulla a me, mi domandano solo le date degli esami e i voti che prendo, non si preoccupano nemmeno di chiedermi che materie sto studiando. Qualche settimana fa ho fatto una domanda per svolgere un periodo di tirocinio all' estero e tra poco saprò se sono stata selezionata. Non ho detto nulla ai miei genitori perché temo la loro reazione. Ho paura che si arrabbino perché non gliel'ho detto prima. Ogni giorno mi sveglio con l'idea di dirglielo ma poi non ci riesco mai. Questa situazione è frustrante. Ne ho parlato anche con la psicologa ma non è servito a molto, penso di avere un blocco. Ho scritto una lettera ma non so se sia la scelta migliore. Voglio risolvere questo mio blocco. Fargli leggere la lettera sarebbe la scelta più facile ma credo che non mi aiuterebbe a risolvere il problema. Cosa mi consigliate di fare? Grazie, buona giornata
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua situazione, non deve essere facile non sentirsi accolta dai propri genitori..
Noto che tende a giudicare la sua scelta di far leggere la lettera come "la più facile", quando in realtà è un modo che lei ha trovato per provare a comunicare come si sente ai suoi genitori e per liberarsi di questo peso che si porta dietro. Tutto ciò che non riusciamo ad esprimere in qualche modo rimane dentro di noi e lentamente ci consuma. Per questo mi sento di dirle che se ha trovato un modo per comunicare ciò che sente, ha fatto comunque una scelta coraggiosa.
Probabilmente far leggere la lettera non cambierà la situazione o magari ci saranno dei risvolti, questo non possiamo saperlo.. mi sento di dirle che la scelta di comunicare come si sente la sta facendo per se stessa, non per cambiare i suoi genitori. Non possiamo controllare come si comportano gli altri, ma possiamo scegliere di fare qualcosa per noi stessi.
Un saluto, di miglioramenti significativi, sia nella riduzione dei sintomi, della dipendenza da giochi, che nel benessere psicofisico complessivo.
Dott.ssa Lara Viola
Psicologa, esperta in Neuropsicologia, Specializzanda in Psicoterapia - Trento