Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Attacchi di panico e di claustrofobia

Mi presento sono una donna di quasi 38 anni e da maggio dell'anno scorso sto vivendo un periodo di forte stress, nel giro di pochi mesi ho provato due cicli di fecondazione assistita, entrambe andate male, e in seguito io e mio marito abbiamo intrapreso il percorso dell'adozione. Inoltre non ho una buona situazione lavorativa e tutto ciò si ripercuote sul mio stato d'animo sempre agitato e ansioso ma la situazione peggiore è che sto soffrendo di attacchi di panico e di claustrofobia soprattutto in aereo. Ho sempre viaggiato tanto e non ho mai avuto problemi ma adesso anche solo pensare di salirci mi provoca palpitazioni, tremori e forte sudorazione...tutto ciò è molto limitante e vorrei poter tornare a vivere serenamente. Grazie

Gentile Manuela, quella che Lei definisce “la situazione peggiore”  (attacchi di panico e claustrofobia)  a mio parere è la conseguenza del forte periodo stressante che sta attraversando. Sotto tutti gli aspetti emotivo/affettivo, comportamentale e razionale. Lei  ha vissuto  contemporaneamente  diverse  emozioni importanti e la loro gestione è risultata difficile.  Spesso noi ci sopravvalutiamo specialmente per quanto riguarda la capacità di riuscire a gestire adeguatamente le nostre emozioni. Il percorso dell’adozione alcune volte può essere piuttosto impervio e non privo di situazioni ansiogene!! Anche l’attuale precaria  e problematica situazione lavorativa ha indebolito ulteriormente  il suo stato psichico. Sono situazioni attualmente molto diffuse e fanno parte dell’attuale stile di vita che noi tutti – più o  meno - conduciamo ma alcune volte, purtroppo,  possono comportare delle somatizzazioni e/o vari disturbi d’ansia.

Lei desidera tornare a “vivere serenamente” e Le assicuro che riuscirà a farlo!! Ma per prima cosa deve prendersi un periodo di relax ! Un periodo in cui il quotidiano non deve essere solo stressante, solo pieno di impegni o situazioni da risolvere!! Nel menage giornaliero Lei deve  permettersi anche alcune distrazioni, alcune cose che la possano gratificare!! Cerchi di fare cose diverse da quelle che fa solitamente: faccia una piccola cosa diversa ogni giorno; footing (se già non lo fa),  passeggiate, anche brevi, in luoghi ameni (parco o altro). Ogni giorno si impegni nel cercare/pensare cosa non ha mai fatto e che le piacerebbe fare!! E la faccia!! Una visita a qualcuno, una telefonata  etc..    Esca un po’ dalla routine giornaliera di sempre. Questo è un primo piccolo passo ma La prego non lo sottovaluti; è molto importante che lo faccia con costanza e fiducia!! Nel tempo vedrà giovamenti!! Quando starà meglio deciderà se continuare o no!

Nel contempo, per quanto riguarda gli attacchi di panico e la claustrofobia, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo (ASL territoriale) che potrà stabilire quale terapia sarà più adatta per Lei. All’inizio potrebbe essere utile anche la terapia farmacologia.

Con i miei auguri La saluto cordialmente.

 

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