Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Ogni giorno è una sofferenza e il giorno dopo la sofferenza aumenta

Buonasera mi chiamo Maurizio e ho 46 anni, sto vivendo un momento molto difficile e mi rendo conto della situazione in cui sto e per questo che soffro. Ho sofferto molto per la perdita dei miei genitori, mia madre 11 anni fa mentre mio padre 2 mesi fa ma dopo circa 19 anni e mezzo di malattia. Questa malattia cosi lunga ha distrutto prima lui perche' essere malati per cosi tanto tempo ti distrugge e poi di riflesso la famiglia perche' cosi tanto male alla fine uccide anche chi sta vicino. Anche io non mi sento bene, circa 7 anni fa e' stato scoperto che mi manca un rene e l'unico rene che ho ci sono dei problemi e da quel giorno non e' piu come prima. Da quando mio padre si era ammalato 19 anni fa mi sono rimboccato le maniche e mi sono dato da fare perche' sapevo che non avevo le spalle coperte, ho sempre lavorato e fatto anche il secondo lavoro poi anni fa sia per la crisi che per le mie condizioni fisiche ho perso i lavori che facevo e mi sono trovato disoccupato. Poi circa due anni fa mi sono trasferito all'estero perche' avevo la ragazza all'estero, al momento ero felice di fare questa scelta perche' mi serviva evadere per diciamo dimenticare tutto il male che ho dovuto combattere per tanto tempo. Poi le cose non sono andate come desideravo perche' pensavo che magari riuscivo a cambiare anche la mia situazione lavorativa ma cosi non e' stato e adesso si sono ancora all'estero dalla mia ragazza ma purtroppo questa situazione che non lavoro di riflesso e' andata a incidere sul rapporto con la mia ragazza e adesso siamo in crisi e stiamo decidendo se continuare o no il rapporto. Anche qui come in italia stessa storia, domande su domande ma niente lavoro. In italia mi sembrava di impazzire, domande,concorsi e fatto di tutto di piu per trovare un lavoro ma niente di niente. Adesso sono proprio esausto, esaurito, non so piu che fare, senza famiglia,malato e senza lavoro. Non mi vergogno di dire che sto avendo problemi, non riesco a dormire bene e mi sveglio la mattina con il mal di stomaco per la preoccupazione di questa situazione. Senza famiglia e senza lavoro ho scoperto cosa vuol dire una parola...paura...la paura ti fa sentire male,ti fa vivere malissimo. Ho paura del futuro e sopratutto vedere che tutti i sforzi fatti non sono serviti a niente mi fa sentire malissimo. Vedere per esempio nel lavoro aver mandato curriculum, parlato con tantissime persone ma non ricevere uan risposta positiva oppure le solite rispote...non possiamo aiutarla...magari perche' non ho conoscenze e mi sono trovato da solo a combattere il male e la mia famiglia non mi ha potuto aiutare mentre di solito i genitori aiutano i figli con le loro conoscenze nel trovare un lavoro. Cosi per me non e' stato perche' gli ultimi 20 anni sono stati solo dedicati alla malattia. Mi sento come se fossi abbandonato, quando non sai piu che fare e a chi rivolgerti per trovare un lavoro...perche' un uomo senza lavoro e' un uomo morto...sto cercando di tenere duro ma vedo giorno dopo giorno che sto mollando...e questo mi fa star male ancora di piu...la salute che purtroppo no va bene per le bizze del mio unico rene, la mia vita sentimentale che sta andando a rotoli per colpa di questa situazione, il lavoro che sembra ormai impossibile trovare...non so piu che fare...so solo che sto soffrendo...e la cosa piu brutta e' vedere che non puoi fare niente per fermare questa situazione e che tutte le cose che hai fatto per cambiare questa situazione sono andate male. Mi sto sentendo veramente male e quando arrivi che non sai piu che fare allora ti senti “disperato“. Ogni giorno e' una sofferenza e il giorno dopo la sofferenza aumenta senza poter far niente per fermarla e poi la paura che mi sta uccidendo...questa paura di non farcela...in poche parole non so piu dove sbattere la testa...mi scuso per il disturbo e spero che mai nessuno puo' trovarsi a capire cosa vuol dire avere paura.Maurizio.

Caro Maurizio, è certo che la perdita dei tuoi genitori  per te è stata molto dolorosa e la lunga malattia di tuo padre certamente ha aggravato il tuo stato di sofferenza interiore e psicologico.. E’ normale che dopo il lungo periodo trascorso con forte preoccupazione (prima per i tuoi e ora anche per te stesso) tu oggi sia stanco e debilitato. Se aggiungiamo il lavoro che non riesci a ritrovare e la crisi affettiva  mi sembra che la tua ‘paura’ sia ben motivata!!  Ed è  proprio per questo che potrai sconfiggerla!!  Ora ti senti demotivato, vivi un senso di impotenza….senti che forse ‘stai mollando’!! La tua autostima sta cedendo. Sono sentimenti di sconforto che possono assalire chiunque di noi  nei momenti più difficili della nostra vita.           

Ma caro Maurizio devi  raccogliere tutte le tue forze e ricominciare a credere in te stesso, devi ricominciare in tutti i sensi !!  Devi insistere!!  Comincia dal basso, comincia dal poco e piano piano procedi  salendo!!  Sei ancora molto giovane!!

Non devi desistere nel cercare lavoro sono certa che alla fine riuscirai a trovare qualcosa….. ma tu per primo devi crederci!! C’è un detto che io ritengo sia molto valido “ Se insisti e persisti raggiungi e conquisti”. E questo aforisma dobbiamo tenerlo presente per tutta la nostra esistenza ed applicarlo appena le circostanze lo richiedono. Sono sicura che tu con un po’ di tempo riuscirai a riprendere in mano la tua vita !!

Il mio consiglio  è il seguente:  cerca di distrarti quanto più possibile …fai delle lunghe camminate e mentre cammini cerca di pensare solo a quello che ti circonda  ed allontana i pensieri che ti riguardano; fai questo almeno per un’ora al giorno. Cerca di leggere cose che ti piacciono magari qualche libro che hai già letto nel passato. Comunque devi fare cose che ti distraggono dai tuoi problemi. Fai questo (o altro che ti piaccia fare) tutti i giorni per un po’ di tempo. Se ritieni che all’inizio ti possa aiutare chiedi al tuo medico curante se è il caso che prendi, per un periodo, un ansiolitico o un leggero antidepressivo. Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente.

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