Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Non riesco a capire perchè mia figlia mi odia !!

Buonasera, mi trovo a scrivere dopo l'ennesima lite con mia figlia di 19 anni .. non so più dove sbattere la testa, ogni approccio che cerco per tentare di avere un rapporto con lei, risulta vano.


Da piccola era sempre attaccata morbosamente a me, dall'età di 15 anni ha iniziato a scontrarsi con me per piccole cose , il che ci poteva benissmo stare, ma più si andava avanti con gli anni e più questa sua ostilità diventava sempre più forte.. adesso all'età di 19 anni (mia figlia) non mi sopporta, sembra adirittura che mi odi, mi dice cattiverie, sempre pronta a dirmi che se ne vuole andare che non vuole avere rapporti con me che sbaglio che non sono brava, rimango veramete male da questi suoi sfoghi che sfociano in isterismi da parte sua .. in casa siamo in 4 e lei sembra non faccia parte della famiglia, anche con il fratello non si parla e con il padre parla un pochino di più, ma è pronta a scontrarsi anche con lui!!

Ho provato a scriverle delle lettere, dei messaggi, ma non ottengo nulla .. ho provato con calma a farle capire che tutti noi le vogliamo bene di non tirare su un muro .. ho provato a dirle che se le ho fatto qualcosa di parlarmene che avremmo potuto risolvere .. sono veramente disperata.

Ho provato anche a chiederle di andare a parlare con qualcuno (psicologo), ma non ne vuole nemmeno sentire parlare, dicendo che lei non ne ha bisogno .. Io penso che abbia qualcosa che non riesce a tirare fuori, non ride mai, non scherza non fa vita con i coetanei, anche con il ragazzo so che ha problemi perchè non riesce a manifestare i suoi sentimenti ...grazie

Signora ritengo che Sua figlia abbia delle problematiche antiche e non risolte. L'adolescenza è di per se un'età problematica che - se non presenta particolari conflittualità relazionali - di solito si dissolve nel tempo senza dover trovare delle soluzioni particolari esterne ai ragazzi/e e alla famiglia. Nel Suo caso invece mi sembra che occorra un aiuto esterno e soprattutto di un buon percorso psicoterapeutico.  Ho letto che solo la proposta di consultare uno psicologo Sua figlia la rifiuta, pertanto il mio consiglio è che si rechi Lei stessa da un/una psicologo/a e stabilisca insieme quale strategia usare per aiutare e convincere Sua figlia a farsi aiutare. Ritengo che sarebbe utile che ai colloqui con lo psicologo siate presenti entrambi Lei e Suo marito. Con i miei migliori auguri La saluto cordialmente.

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Dott.ssaLaura Tienforti

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