Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Sono sempre stato un po' asociale ma non l'ho mai considerato un problema.

Sono sempre stato un po' "asociale", come dicono i miei amici... Non evito la gente, ma sento spesso il bisogno di stare da solo e non l'ho mai considerato un problema. Circa un anno fa ho perso mia madre, in un incidente stradale nel quale guidavo io. Da allora questa mia caratteristica è andata accentuandosi sempre di più, tanto che gli amici, si stanno un po' allontanando da me, solo questo ha iniziato a farmi vedere questa asocialità come un problema. Sono arrivato a mentire pur di non dover giustificare questa mia voglia di solitudine. Non è che io resti a casa a piangere o chissà ché, semplicemente non mi va di uscire, non mi va di vedere gente. Penso in fondo di utilizzare l'incidente come scusa, per assecondare questa mia voglia di solitudine. Però mi rendo anche conto di non riuscire ad affrontare il ricordo dell'incidente e che spesso l'avere gente intorno, invece che aiutarmi a non pensarci, mi ci fa tornare quasi ossessivamente sopra, anche se non ne capisco il motivo. Ho provato a parlarne con un amico, che però non ha dato peso più di tanto alla cosa, anzi secondo lui è solo questione di tempo e mi passerà. Devo considerarlo un problema? Dovrei parlarne con qualcuno? o dovrei semplicemente affrontare da solo quello che per ora evito nella mia testa? o ancora, dovrei aspettare? Grazie.
Federico, sentire il desiderio/bisogno di stare da soli non é assolutamente un difetto!! Anzi la solitudine può - in alcuni casi - diventare molto creativa!! Nel Suo caso, invece, non mi sembra che attualmente sia così!! Anzi mi sembra di capire che per Lei sta diventando ansiogena!! Ritengo che sia opportuno che Lei elabori - in modo adeguato - l'evento luttutoso che un anno fa lo ha lo ha coinvolto e in cui ha perso Sua madre. Deve affrontare un percorso psicoterapeutico che Le permetta di potersi confrontare con le Sue problematiche interiori e relazionali: sofferenza, emotività, affettività, autostima etc.. Non perda tempo e cerchi uno psicologo. Le faccio i miei migliori auguri e La saluto cordialmente.
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