Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Sono preoccupata per come l'ansia del mio compagno prenda piede ogni giorno

Buona sera, sono Anna e scrivo perché sono preoccupata per come l'ansia del mio compagno prenda piede ogni giorno... E' partito tutto all'improvviso,tempo fa mi aveva parlato di un episodio accaduto nella sua infanzia...(la sua famiglia è soggetta a svenimenti)era piccolo e dopo una lunga pedalata in bicicletta dallo sforzo si è sentito il cuore pompare fortissimo e poi svenire...quell'episodio lo condiziona tutt'ora,io non lo vedo cosi da tempo..anzi l'ho conosciuto attivo e fiero di sè..ora sembra molto insicuro e pauroso verso le novità..da un qualche mese a questa parte ha iniziato ad avere attacchi di panico,dovuti a non si sa bene cosa,non vuole prendere i autotrasporti perchè non è lui che li guida manco parlarne di prendere un aereo per viaggiare..ma anche a recarsi al corso che frequenta con il tram.è capitato che quando eravamo a fare una passeggiata in mezzo alla gente si sentisse come un peso nel petto,nausea,mal di pancia,mal di testa forte e quindi fatica a respirare..la sua paura più grande è stare mare in pubblico quindi non riuscire a controllarlo...lui automaticamente quando sente un sintomo pensa al peggio..lui sembra sicuro quando sa di essere in un posto che conosce bene,come casa sua o un locale dove si sente sicuro appunto...io gli sto vicino come posso e cerco di essere sempre comprensiva..ma vorrei spingerlo a cercare di voler veramente a riuscire a convincersi a fare qualcosa...credo che più avanti si andrà più la cosa diventi cronica..oppure smetterà e dopo degli anni ricomincerà..io non posso saperlo,so solo che voglio vederlo sereno e non preoccuparsi di prendere un tram,o aver paura di fare un viaggio con me perché non ha mai visto il posto...
Cara Anna, molto probabilmente nel tuo ragazzo rievocare l'episodio di quando era bambino ha rimesso in moto certi 'antichi' vissuti ed emozioni che - invece - fino ad allora aveva 'rimosso' ma senza una adeguata elaborazione psichica che gli facesse superare l'angoscia vissuta in quei momenti problematici e di forte paura! Ora quei ricordi hanno scatenato alcuni sintomi e somatizzazioni che andrebbero approfonditi ed analizzati per poterli capire e gestire in modo adeguato. Quindi il consiglio che posso fornirti é quello di convincere il tuo ragazzo a richiedere una psicoterapia (anche presso l'ASL) al più presto proprio al fine di non far 'cronicizzare' la sindrome di attacchi di panico da te descritta. Faccio gli auguri ad entrambi e ti saluto cordialmente.
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