Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

La poca comunicazione di mio figlio

Il mio nome è Yanis ho 35 anni sono arrivata in Italia 14 anni fa ho un figlio di 18 anni con il quale non riesco a comunicare. Possiamo stare tutto un fine settimana dentro casa che non esce della sua stanza, da bambino era più comunicativo frequenta pochissimi amici, io devo dire che sono stata una madre poco presente perché essendo emigrata sola con un figlio cercavo sempre di lavorare tanto per non farlo sentire diverso in modo da avere una casa dignitosa, vestiti, cibo, feste di compleanno e vacanze varie.... nonostante a scuola andava bene, praticava sport andava daccordo con la baby sitter, e portavo al cinema era una vita molto regolare nonostante io mi senta che sono stata incapace e molto in colpa. Da 4 anni ho una relazione e da quasi 2 convivo è allora ho visto il crollo totale di mio figlio, se prima scambiavamo 3 parole adesso forse 1. Lui non sopporta il mio compagno che è molto esigente con le regole scuola anche io lo sono in un confronto ha detto che lo odia perché io sto più tempo a casa è di conseguenza controllo di più. Siamo stati in terapia la quale non ha prodotto risultati, lui continua a essere uguale si alza e non saluta resta fuori per 24h è manda solo 1 sms , se gli chiedo come va a scuola si infastidisce così è anche quando cerchiamo di parlare di capire cosa lo angoscia perché è così chiuso verso il mondo, lui ci tiene all'oscuro di tutto è una situazione terribile è imbarazzante... il padre di mio figlio è un padre terribile ma io con lui non ho mai parlato di questo ho cercato sempre di proteggerlo da tutto è tutti. Qualche settima fa in un tentativo di comunicazione mi ha detto che per colpa mia non ha autostima.... Come lo posso fare? gli ho consigliato una terapia individuale..

Buona giornata signora Yanis,

leggendo la Sua richiesta di aiuto mi sono fatta diverse domande: Suo figlio ha rapporti con il padre biologico? Quando Lei afferma che il padre è un uomo terribile cosa intende? E' un padre aggressivo? maltrattante? poco presente? non provvede al mantenimento del figlio? etc... La terapia intrapresa é stata una terapia familiare o individuale? Come è terminata tale psicoterapia? Se non ha avuto esisti positivi ne avete parlato con lo/la psicologo/a? Queste domande avrebbero bisogno delle risposte poichè sono tutti elementi importanti per poterLe fornire una consulenza che possa risultare abbastanza esaustiva. Tuttavia Le dico che ora il figliolo trovandosi in pieno periodo adolescenziale, molto probabilmente fa ancora più fatica a relazionarsi e ad esprimere le proprie sensazioni ed emozioni. Andrebbe molto aiutato per cui il mio consiglio è che il ragazzo debba intraprendere, al più presto, un nuovo percorso psicoterapeutico individuale tenendo anche in considerazione che di recente ha dichiarato di avere una bassa autostima. Con i miei migliori auguri La saluto cordialmente.

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