Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Mi sapreste dire gli effetti che una malattia può avere sulla persona

Buonasera, sono una studentessa del liceo socio-psicopedagogico e quest'anno dovrei affrontare gli esami di maturità. Vorrei approfittare di questo spazio per chiedervi delle informazioni. Ho incentrato l' argomento della mia tesina sulla Sclerodermia, una malattia che mi è stata diagnosticata un paio di anni fa, e una delle materie che vorrei collegare è psicologia. Mi sapreste dire gli effetti che una malattia può avere sulla persona e quale percorso quest'ultima può affrontare per arrivare ad accettarla? La risposta oltre che a servire per la scuola, servirà anche a me stessa. Grazie in anticipo. Sara
Cara Sara, immagino che sarai già molto informata circa la sclerodermia che ti è stata diagnosticata: malattia cronica ed evolutiva con patogenesi autoimmune le cui cause non sono ancora del tutto conosciute ma, per fortuna, attualmente esistono delle terapie utili a bloccare o rallentare l’evoluzione della malattia e speriamo che in un prossimo futuro ci sarà la possibilità di debellarla definitivamente. Veniamo alla tua domanda: “gli effetti che una malattia può avere sulla persona e quale percorso può affrontare per arrivare ad accettarla”; tale richiesta esigerebbe una risposta molto articolata (quasi una tesina) affinché sia esaustiva,tuttavia in questo spazio a te dedicato cercherò di farti una breve sintesi. Premetto che per quanto riguarda la sclerodermia non conosco ricadute psicologiche particolari relative esclusivamente a codesta patologia, pertanto dobbiamo fare riferimento alle incidenze psicologiche relative alle malattie in genere ed in particolare a quelle che mettono in pericolo la nostra esistenza (significato vita-morte). Ogni volta che veniamo a contatto con il male (fisico o psicologico) le nostre reazioni possono indicativamente oscillare dalla depressione all’apparente indifferenza (opposti di uno stesso continuum) ma gli effetti che le malattie fisiche producono nel nostro assetto psicologico si diversificano a seconda della malattia ma soprattutto dipendono dalle reazioni prettamente personali dell’individuo. Molto importanti sono le c.d. ‘strategie di coping’ che vengono attivate per ottenere un adeguato ‘adattamento emotivo’ alla malattia. Per strategie di coping si intendono tutti i meccanismi e le dinamiche (interiori ed esteriori) che ogni soggetto utilizza nel relazionarsi con se stesso e con l’ambiente che lo circonda : processi mentali, sentimenti, comportamenti, reazioni emotive, rapporti interpersonali, tutti meccanismi che si interpongono nel processo cognitivo/emotivo che si verifica tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte al fine di produrre l'adattamento omeostatico psico-fisico. Tali meccanismi vengono attivati in modo peculiare quando ci troviamo in situazioni particolarmente stressanti e, chiaramente, gli stimoli sensoriali relativi a qualche importante patologia hanno una notevole valenza stressoria sotto l’aspetto fisico ed emotivo. Ogni individuo è unico ed irripetibile ed apprende in modo del tutto personale le proprie strategie di coping per affrontare le difficoltà della vita . Una stessa patologia può essere interpretata e valutata in modo diverso da persone diverse. Ci possono essere strategie di coping attive in cui il soggetto cerca di essere protagonista e cerca fattivamente delle soluzioni per gestire il proprio disagio psico-fisico e altre strategie in cui l’atteggiamento è decisamente più passivo. Si deve sempre considerare che il nostro totale funzionamento psico-fisico è di tipo circolare e osmotico; la psiche può influenzare il fisico e viceversa e non è semplice poter riconoscere quale dei due sistemi è preponderante sull’altro; anche la letteratura scientifica non è chiaramente schierata né in un senso né nell’altro. In conclusione ribadisco che gli effetti psicologici in un individuo, prodotti da una malattia, possono essere diversi, quindi è molto importante considerarli di volta in volta e soprattutto di soggetto in soggetto. Infine vorrei precisare che in ogni situazione di patologia di un certo spesssore, sarebbe molto saggio chiedere un sostegno psicologico almeno nei momenti più angosciosi e difficili da affrontare, per ottenere un più sollecito superarmento almeno del disagio emotivo. Sperando di esserti stata utile ti saluto con cordialità.
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