Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

La mia compagna non vuole farsi visitare (disturbo bipolare)

Salve, mi chiamo Daniele.
Da ormai 7 anni convivo con una ragazza. Ci siamo conosciuti in un momento della mia vita un po particolare (venivo da una separazione con mia moglie e di conseguenza anche con mio figlio). Ho notato fin da subito che aveva qualcosa che non andava, ma forse me lo sono negato per paura di rimanere di nuovo solo. Più passava il tempo, però, e più mi accorgevo che la sua condizione mentale era disturbata, ma nel frattempo è subentrato l'affetto e la paura di lasciarla sola a se stessa. adesso però la situazione è diventata insostenibile e invivibile. Ha continui sbalzi di umore che vanno dall'euforia all'ira, di colpo, anche solo perchè viene contraddetta. Fa ragionamenti strani e senza logica, con teorie tutte sue che sfiorano l'incredibile. Si attribuisce titoli e competenze che non ha, o racconta di avvenimenti che gli sono accaduti degni di un film d'azione, anche in mia presenza, sapendo quindi che io so, non essere veri. ormai le litigate sfiorano il surreale (l'ultima volta voleva costringermi nel pieno pomeriggio ad andare a dormire, perche secondo lei ero stanco, e al mio minimo rifiuto si è scagliata contro di me urlando e tirandomi oggetti ) ormai la mia/nostra vita è diventata un inferno. Informandomi sono venuto a conoscenza di casi di bipolarismo che presentano gli stessi sintomi, cosi mi sono offerto di aiutarla e di accompagnarla a fare almeno una visita per escludere l'ipotesi, ma al solo cenno a questo discorso lei da di matto e non vuole saperne. A volte, sembra la donna dei sogni, è dolce, premurosa, educata e gentile con tutti, poi all'improvviso diventa nervosa, egoista, sboccata e attaccabrighe. Qualche settimana fa abbiamo scoperto che è rimasta incinta e io ho pensato, sbagliando, che diventare madre l'avrebbe aiutata o comunque cambiata, ma le cose sono solo peggiorate ed io adesso non so più cosa fare, perchè anche se i sentimenti vanno mano mano diventando sempre più contrastanti, io comunque gli voglio bene e non riesco ad abbandonarla a se stessa, sopratutto adesso che condividiamo un bene così prezioso. ho veramente bisogno di qualche consiglio su come affrontare la situazione o a chi rivolgermi per avere un aiuto, perchè al momento mi trovo in un vicolo cieco e non so come uscirne per entrambi. grazie della gentile attenzione.

Caro Daniele,

la tua preoccupazione è più che legittima poiché da ciò che descrivi molto probabilmente la tua compagna soffre di disturbi dell'umore. Le relazioni con queste persone non sono molto facili soprattutto sotto l'aspetto emotivo/affettivo!! Inoltre anche riuscire a far seguire loro una visita e consequenziale terapia non è semplice, ma non impossibile. Ritengo che sia estremamente utile/necessario che lei si sottoponga ad una visita di controllo per avere una diagnosi certa soprattutto ora che aspetta un figlio. E' proprio in questo senso che puoi far leva su di lei dicendole che in questo periodo di gestazione è molto importante che lei stia tranquilla e serena il più possibile. Ed anche tu!! Puoi intanto iniziare a parlarne con il tuo medico di base e/o anche con il/la ginecologo/a che la seguirà per tutto il periodo. Loro possono avere più carisma e capacità di te per convincerla ad essere seguita dal professionista specializzato (neurologo o psichiatra e psicologo). Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente

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Dott.ssaLaura Tienforti

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