Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Come supero il disturbo alimentare da senso di abbandono?

Salve, mi sono resa conto di avere un disturbo dell'alimentazione dovuto a un senso di abbandono.
Mi spiego meglio, sono stata adottata e prima di questo evento ho subito violenze fisiche, psicologiche e ho patito molto la fame.
Di quel periodo ricordo praticamente tutto e dai 6 anni in poi vivo con i miei attuali genitori che mi hanno sempre trattata bene e non mi hanno mai fatto mancare nulla.
Mi sono resa conto che praticamente da sempre ogni volta che rimango da sola a casa sento il bisogno di mangiare qualcosa.
Qualche giorno fa ne ho avuto la conferma, avevo fatto una bella colazione e mi stavo tranquillamente mettendo a studiare quando mia madre decide di uscire.
Una volta rimasta da sola il mio primo pensiero è stato che volevo mangiare qualcosa, nonostante fossi piena il mio cervello continuava a chiedermi di mangiare qualcosa.
Alla fine non ho mangiato nulla perché ero veramente piena però questo episodio mi ha fatto riflettere e mi ha fatto capire in realtà non mangio perché sono una ghiottona, ma perché ho un qualche problema legato alla mia infanzia.
Vorrei tanto sapere come superare questo problema anche perché quando sono arrabbiata, triste o nervosa non mi viene da mangiare, anzi in quei momenti mi passa proprio la fame.
Questi voglia di mangiare mi viene solo quando rimango sola soprattutto se non c'è mia madre.
Vi ringrazio in anticipo delle risposte e spero di aver scelto la categoria giusta

Buongiorno Carolina,

se tu dall'età di 6/7 anni in poi hai avuto sempre questo senso di 'mangiare' per riempire un vuoto affettivo e/o emotivo o per ridurre l'ansia che deriva, ti chiedo se hai mai fatto nulla per approfondire questa problematica? I tuoi ne sono a conoscenza? In mancanza di questi elementi, piuttosto importanti per comprendere meglio questo tuo 'disturbo', é molto difficile darti una risposta esaustiva affinché tu possa superarlo.

L'unica cosa che posso consigliarti - se non lo hai ancora fatto - é parlarne con i tuoi genitori e magari intraprendere un percorso psicoterapeutico che ti possa consentire di analizzare più a fondo e a superare definitivamente i tuoi traumatici trascorsi infantili poichè ritengo che la radice ti questo tuo attuale disturbo possa avere qualche recondito riferimento a tale periodo. Co i miei migliori auguri ti saluto con cordialità

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Dott.ssaLaura Tienforti

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