Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Sono una persona ansiosa ed insicura ed ho un lavoro di responsabilità con un capo che non mi aiuta di certo, una persona estremamente autoritaria

Salve, ho 50 anni, da anni ho problemi di tensione al muscolo elevatore dell'ano e colon irritabile. Questo ultimo,soprattutto mi reca parecchi disagi. Ripensando a quando si è' manifestato la prima volta ricordo un viaggio con il mio capo, una persona estremamente autoritaria, al cui ritorno inizia ad avere disturbi intestinali. Ho già avuto una figura autorità in famiglia e cioè mio padre con il quale anche se ottantenne non ho ancora un rapporto sereno, diciamo che non credo di averlo perdonato per l'educazione severa e i modi autoritari con cui a tutt'oggi mi tratta. In genere sono una persona ansiosa ed insicura ed ho un lavoro di responsabilità con un capo, come detto, che non mi aiuta di certo, tutt'altro. Ora sto prendendo valpinax 4 25 gocce mattino e sera, avendo avuto un episodio di colon irritabile in gioventù il valpinax funzionò egregiamente, ora molto meno. Ho fatto due anni di terapia psicologica bioenergetica e altre cose similari dove il problema del rapporto col potere e con le figure autoritarie e' venuto fuori ma evidentemente non si è risolto. Forse dovrei perdonare mio padre ma sinceramente non ne ho proprio voglia perché sono ancora arrabbiato con lui. Ho anche pensato di cambiare lavoro ( cosa che non farò' mai) pur di non aver sempre la tensione di quello stronzo del mio capo. E' uso questa parola con cognizione di causa essendo una persona spregevole, forte con i deboli e debole con i forti. Vorrei avere un consiglio su come affrontare quotidianamente questa persona che è' sempre molto aggressiva nei miei confronti anche perché Io abbozzò sempre e non reagisco per timore delle conseguenze sul lavoro. Che faccio? Aspetto che vada in pensione (mancano pochi anni)? Continuo ad incassare tutte le volte? Reagisco? E come? Penso che se riuscissi a gestire questo rapporto meglio avrei meno problemi in genere e di colon nello specifico.

Egregio Signor Mario, la Sua sindrome ansiosa nasconde  un forte sentimento rancoroso che ha bisogno di essere approfondito ed elaborato in maniera più adeguata. Purtroppo dal Suo scritto non si evince quasi nulla della Sua vita affettivo-familiare attuale (moglie, figli,  fratelli, amici,  altro).

Si rileva che il rapporto con Suo padre  - e con le figure autoritarie -  è tuttora molto conflittuale e irrisolto, come Lei stesso afferma. Sicuramente c’è anche una forma di somatizzazione nei Suoi disturbi intestinali. Lei si è posto la domanda: “forse dovrei perdonare?”.  Sicuramente quando noi riusciamo a farlo ci sentiamo in qualche modo liberati dalla morsa del risentimento ma, per giungere a questa determinazione, bisogna fare un certo percorso. Ha fatto benissimo ad effettuare una psicoterapia bioenergetica che senz’altro Le ha giovato; Le consiglio però di  continuare con una psicoterapia cognitivo-comportamentale  che Le permetterà una più idonea disamina della Sua problematica con la figura genitoriale  (padre e Autorità in genere) e potrà offrirLe delle soluzioni praticabili per un adeguato superamento. Le faccio i miei auguri e La saluto cordialmente

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