Dall'Invidia del Pene all'Invidia della Vagina

Qualche giorno fa, durante una cena con alcune ragazze, si parlava proprio dell’invidia della vagina, un “curioso desiderio” maschile, che non e’ “strano”, anzi e’ sempre piu’ comune!

Le ragazze stesse mi confermavano quante volte si erano sentite rivolgere domande di tal genere dai loro partners. Un tempo Freud parlava dell’invidia del pene delle bambine durante il loro sviluppo sessuale e imputava a questo i sentimenti di angoscia e di inferiorita’, che caratterizzava l’universo femminile immerso in un mondo maschiocentrista..

Ma la ruota della storia gira e ci troviamo ora in un mondo dove il maschio cerca di allungare il pene facendo ricorso alla chirurgia, dove soffre di impotenza, dove le donne sono numericamente superiori agli uomini e competono ormai in ogni campo e dove Woody Allen ammonisce causticamente con una battuta: “Lei: "Lo sai che cos'e' l'invidia del pene?". Lui: "Se lo so? Io sono uno dei pochi maschi che ne soffre..." .

Se il pene e’ sempre stato per il maschio un feticcio, nel senso proprio del termine, cioe’ un oggetto che ha una funzione di protezione da paure e angosce legate alla debolezza dell’individuo, attualmente il vero feticcio per l’uomo e’ la sua assenza o addirittura la vagina.

Infatti il maschio nell’illusorio tentativo seduttivo della donna-forte moderna ha abbandonato ogni sua modalita’ comportamentale “da macho”, ha iniziato a svelare i suoi sentimenti e le sue debolezze, ha iniziato a scegliere un look ad imitazione di quello femminile, quasi che sperasse di potersi maggiormente avvicinare alla donna, se si pone sul suo stesso piano.

Il risultato e’ pero’ deludente: le commensali mi hanno confessato di essere stufe di quei ragazzi che vanno dal massaggiatore, dall’estetista, dalla manicure, che comprano creme a quintali e tremano per un capello fuori posto, non e’ la donna ad avere l’invidia del pene, ma l’uomo che ha l’invidia della vagina!.

Pertanto mentre gli uomini desiderano essere sempre piu’ femminili nella loro espressivita’ esteriore, fino ad esprimere il desiderio di provare le sensazioni proprie della donna, proprio come lei stesso mi scrive, le donne si allontanano ancora e rivolgono la loro attenzione sessuale verso “tipi” di uomo piu’ “virili”. Una donna che e’ ora orgogliosa e soddisfatta della sua vagina e non la scambierebbe con nessun altro organo genitale!!

Come uscire da questa situazione di empasse maschile? Come recuperare lo scivolone femmineo dell’ex “sesso forte”?

Gli uomini devono una volta per tutte uscire dallo schema da loro stessi costruito di differenziazione sessualsociale. Maschio e femmina non sono due categorie in contrapposizione e in lotta per il predominio sociale e il potere di coppia.

Quando una donna o un uomo si sentono sufficientemente sicuri della loro femminilita’ o mascolinita’ possono tranquillamente esprimere quelle parti omosessuali o bisessuali che hanno dentro , che consentono loro di identificarsi con l’altro sesso e potere scambiare con l’altro ogni aspetto della propria personalita’.

A questo punto non ci sara’ bisogno di invidiare peni o vagine o cercare di capire che cosa prova l’altro, perche’ si scoprira’ che abbiamo gia’ tutto quanto occorre per una serena vita sessuale ….il tutto è già dentro di noi.

commenta questa pubblicazione

Sii il primo a commentare questo articolo...

Clicca qui per inserire un commento

domande e risposte articoli pubblicati

Dott.Marco Rossi

Psichiatra, Psicoterapeuta - Pavia - Verona - Brescia - Milano

  • Psicoterapia individuale e di coppia
  • Disturbi sessuali
  • Sessuologia clinica
  • Disagio nell'amore e nella vita di coppia
  • Disfunzioni Sessuali e disturbi del desiderio sessuale
CONTATTAMI