Dott.ssa Margherita Bianchini

Dott.ssa Margherita Bianchini

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Fidanzato depresso

Ho 28 anni e il mio ragazzo 32, lui da tempo ha difficoltà nel trovare (ma anche cercare) lavoro. Mi racconta di sentirsi bloccato e spesso rinuncia a farlo dedicando intere giornate a giochi di ruolo e community online. Mi sembra che dedichi sempre più tempo a questi giochi e meno a se stesso e a prendersi cura di se. Trascura la sua salute rimandando visite.
Questo andazzo va avanti da tempo ma dopo il Lockdown è peggiorato. Da parte mia desidero aiutarlo in ogni modo possibile e ho tentato tante volte di spingerlo a sentire un professionista ma "rimanda" anche questo.
Da tempo ormai è intrattabile, sulla difensiva, non è più possibile fargli notare nulla perché lamenta di sentirsi incompreso e vuole essere "lasciato in pace", il risultato è un cane che si morde la coda e torna a stare al pc a giocare.
Tutto questo non fa che mettere in difficoltà anche me che inevitabilmente divento triste e temo di sprecare tutta la mia vita per tentare di aiutare lui che mi sembra non volere essere aiutato. Ho paura che questo modo di non sapere gestire la situazione lavorativa non ci porterà da nessuna parte come coppia e che non riusciremo mai a trovare una nostra indipendenza economica. Questi stessi pensieri ovviamente mi causano ansie e sensi di colpa. Non so come aiutare lui e come aiutare me.

Buonasera gent.ma Roberta,

la situazione che ci ha descritto è sicuramente difficile per entrambi, per motivi diversi, ma complementari:

la procrastinazione del suo compagno è di per sè una condizione clinica che può diventare cronica e totalizzante e, come diceva, c'è anche una forte (ed inevitabile) ricaduta relazionale e psicologica su di lei. 

Lei non può cambiare (o salvare) nessuno se non se stessa e se non riesce a farlo da sola, può farlo chiedendo un consulto psicologico che possa aiutarla e supportarla in questo non facile momento. Non è in suo potere scegliere al posto del suo compagno, ma è in suo potere scegliere come affrontare la situazione al meglio per se stessa.

Buona scelta.

Cordialmente,

Dott.ssa Bianchini Margherita.