Dott.ssa Maria Anna Di Meo

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Dott.ssa Maria Anna Di Meo

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Che cosa mi succede?

Buonasera a tutti. Sono Francesco, ho quasi 30 anni. Premetto che sono sempre stato un tipo ansioso, soprattutto quando devo affrontare un evento importante o quando devo cimentarmi con qualcosa per la quale mi sento poco o non preparato. Ma la cosa non mi ha mai creato problemi: sapevo il motivo di quest'ansia e una volta risolto/superato il problema mi passava. Anzi talvolta quando dovevo affrontare qualcosa di importante e non avvertivo nessuna "strana sensazione" quasi mi preoccupavo. Ero (e lo sono ancora) convinto che l'ansia deve essere una spinta in più per fare meglio. Sono sempre stato inoltre una persona molto attiva (sia lavorativamente che per innumerevoli hobbies che coltivo) e ho sempre vissuto il tutto con serenità, anche i periodi più stressanti o più pieni. Improvvisamente con il primo lockdown tutta questa routine - per ovvie ragioni - si è fermata. Ma vi dirò; la cosa non mi aveva per nulla scosso, anzi ero quasi "contento" di quel "riposo forzato" soprattutto perchè (se non fosse accaduto nulla e se non avessimo vissuto il lockdown) avrei avuto un'agenda molto piena. Da Giugno però (e ancora oggi) ho iniziato a soffrire di ansia...ma non quella che mi veniva ogni qualvolta dovevo affrontare un evento importante, ma un'ansia senza un apparente motivo. Tutto è iniziato una notte in cui non riuscivo a dominare il respiro: o meglio, all'improvviso era come se avessi la sensazione che il respiro non fosse qualcosa di naturale, ma che dovessi comandarlo io. Una notte completamente insonne. Non detti peso alla cosa, e il giorno dopo (nonostante la stanchezza) stavo bene, tutto passato. Dopo due notti però mi è successo di nuovo: sensazione terribile. Così andai dal medico curante e mi disse che era semplicemente ansia e che dovevo solo stare tranquillo. Da Giugno ad oggi però - sarà che forse ho dato molto peso alla cosa - la mia vita (mi fa male dirlo) non è più la stessa: se da un lato mi è passata questa sensazione di dover "dominare il respiro", adesso ho perennemente la sensazione di nodo in gola e non sempre riesco a fare respiri pieni, soddisfacenti. Il respiro si blocca all'altezza della gola. Questo malessere fisico mi ha generato anche due attacchi di panico sempre nel mese di Giugno che per fortuna non si sono più ripresentati. Ma vivo da Giugno ad oggi con questo malessere. Da Settembre in poi, quando ho ripreso la mia vita piena (non mi sono mai voluto fermare nè chiudermi, anzi) mi sento meglio, nel senso che come dicevo riesco a fare la mia vita di tutti i giorni ma sempre con questa sensazione e - quando si acuisce - con sensazione di ansia e disagio. Capitano giorni in cui sto quasi bene ma dopo 5-6 giorni la sensazione ritorna forte e quindi si fa sentire. Non riesco a trovare pace, davvero. Eppure io faccio tutto (nei limiti delle restrizioni): lavoro, mi incontro con gli amici, frequento le lezioni, mi dedico allo sport e agli hobbies. Faccio tutto quello che posso. Ma la sensazione non va via purtroppo. Inoltre da dopo Natale sto avendo difficoltà a dormire: anche se vado a letto stanco morto dopo una giornata piena e ho desiderio di dormire non appena sento di stare per addormentarmi ho la sensazione di "pugno allo stomaco" e in automatico respiro velocemente. In automatico, il corpo fa tutto da solo. Tutto ciò naturalmente mi fa perdere il sonno e davvero ci metto tempo per addormentarmi (crollo per stanchezza).
Ho preso coscienza e consapevolezza che potrei rivolgermi ad uno specialista(non ho problemi a farlo). Ho davvero paura che non riuscirò più a vivere la mia vita con serenità come prima perché anche se faccio tutto, lo faccio sempre con questa sensazione (a volte più forte, a volte meno forte).
Ringrazio tutti voi per avermi letto e spero possiate darmi qualche aiuto/opinione. Grazie e buon lavoro.

Salve Francesco, 

i sintomi ansiosi che descrive sembrano effettivamente quelli di un disturbo da attacchi di panico. Probabilmente il periodo storico e lo scenario sociale che fa da sfondo, ha contribuito  a far emergere ed accentuare questa sintomatologia. 

A volte occorre soffermarsi a capire oltre che le cause ,anche il significato che tali sintomi assumono nella vita di una persona, in un dato momento,  inoltre occorre anche accettare che non sempre possiamo essere forti e ammettere un momento di fragilità, che può interessare chiunque. 

Questo potrebbe essere il momento adatto per approfondire tali insicurezze ed intraprendere un percorso terapeutico. 

Resto a sua disposizione, 

cordiali saluti 

Dottoressa Maria Anna Di Meo 

domande e risposte

Dott.ssaMaria Anna Di Meo

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Napoli

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