Il mio compagno, sta cambiando sesso.

Salve, non so bene in che categoria inserire la mia richiesta, inizio con una breve introduzione della mia storia.
Verso i 17 anni sono stata cacciata di casa da mia madre, così ho convissuto fino ai 26 anni con un ragazzo più grande di me, che mi picchiava e mi impediva di uscire di casa. Nonostante la mia fobia sociale e il mio disturbo da stress post traumatico, ho fatto di tutto per riprendere in mano la mia vita. Ho ripreso gli studi finito le superiori e iscritta all università.
A 29 anni sono andata a convivere con un ragazzo che amo alla follia, sin da quando eravamo amici pensavo rispecchiasse al 100% il mio uomo ideale, sotto tutti i punti di vista. Io ho fatto di tutto inizialmente per non innamorarmi, perché ero già fidanzata con un altro... Ma non ho potuto farci nulla. Era un sentimento troppo forte che mai avevo sentito in vita mia. Sentivo che era quello giusto, aveva qualcosa di speciale... Sembrava fatto apposta per me.
Per lui ho lasciato casa, trasferendomi in un altra città (dove ore frequento l università).
Il problema è che dopo pochi mesi di relazione il carattere di lui ha iniziato a cambiare. Si trascurava, era depresso, dovevo gestire io ogni cosa e spesso mi trattava malissimo, senza mai diventare violento fisicamente ma a parole mi ferì a molto. Il suo psicologo mi aveva tuttavia rassicurata dicendo sì trattava di depressione, invece dopo 9/10mesi di relazione mi ha confessato di soffrire di disforia di genere.
Sto male, ora abbiamo passato il nostro primo anniversario, faccio di tutto per accettare la cosa ma non riesco del tutto. Siamo scesi a "compromessi" riguardanti i cambiamenti fisici che effettuerà, ma capisco che non mi basta... Mi manca il mio "vecchio" ragazzo, quello che mi faceva sentire al sicuro... Non capisco cosa mi stia succedendo. A livello sessuale non capisco se mia attrae o meno, perché a volte riesco a farci l amore anche se non in maniera "tradizionale" col fatto che usare il pene la mette a disagio, ma spesso dopo mi viene da piangere all idea di quanto mi piacesse prima, e quanto poco mi coinvolga ora. A volte mi devo sforzare e ho fastidio nell essere toccata.
Ho giornate dove la amo alla follia e non ho problemi a lasciarmi andare, e altre dove ogni piccola cosa mi fa stare male. Sono Ingrassata di 20kg in pochi mesi, ho un corpo che non riconosco più, e non riesco a smettere di sfogarmi sul cibo. Sto male... E non so a chi dirlo, né come affrontare la situazione. Lo amo, di un amore profondo... Ma mi sento anche tradita, perché mi aveva rassicurato, quando la nostra relazione era ancora fresca, che non soffriva di disforia di genere. Non ricordo come fosse iniziata quella discussione, ne cosa mi avesse detto prima... Ma mi aveva rassicurata dicendo che non soffriva di disforia.
È dopo un anno, eccomi qua, in preda alla disperazione. Ho giornate dove non riesco a provare amore, provo solo dolore nell anima per tutto quello che mi è successo nella vita, e mi sento stanca di dover proseguire in questo modo. Sento che qualcosa dentro di me si è rotto definitivamente. Ho la consapevolezza che non potrò mai avere una vita felice, perché ogni cosa bella che trovo, viene poi rovinata irrimediabilmente, e nel più fantasioso dei modi.
Sono settimane che cerco informazioni e articoli di persone nella mia situazione, ma non trovo nulla.
È sto male, da morire. Mi sento sola.
Ho messo elaborazione del lutto, perché nonostante tutti si ostinino a dirmi che sia la stessa persona, per me il ragazzo che amavo, è morto. Anzi peggio, ha smesso totalmente di esistere dalla faccia della terra, non posso nemmeno più sperare in un qualcosa dopo la morte.

Gentile scrittrice sono una sessuologa con competenza anche nel campo della disforia di genere. Una cosa che mi ha colpito nella sua lettera è il passaggio che fa cenno alla disforia di genere. Quel “mi aveva assicurato di non soffrire di disforia di genere”. Ora questo argomento non è proprio uno di quelli che si tratta in una relazione, specialmente sul nascere, se lo avete affrontato evidentemente c’era stato qualche segnale che l’aveva messa in allarme. Il mio suggerimento è che lei trovi la forza di lasciare che questo ragazzo intraprenda, senza nessun tipo di coercizione, questo cammino per nulla semplice. Deve trovare la forza di farsi da parte, perché anche se lui nel suo cambiamento si scoprisse omosessuale e quindi decidesse di restarle accanto, chi soffrirebbe di questa situazione è lei. Lui che vuole essere una lei, che non potrà più, per alcune caratteristiche, essere quello di cui si è innamorata non le porterà che sofferenza.

Le suggerisco di concentrarsi su di sé, di chiudere i conti con il passato in modo da poter affrontare il futuro con maggior consapevolezza. Per fare questo non le resta che rivolgersi a un professionista che la potrà aiutare anche nell’elaborazione di questa perdita. Per qualsiasi chiarimento può contattarmi.

Auguri