Anaffettivita' e senso di oppressione.

Salve, ho 58 anni, solare e molto dinamica mentalmente, ho una triste storia alle spalle.. Figlia amatissima, mi sono sposata giovanissima nel 1980 per amore. Con grande gioia sono diventata madre di tre figlie, volute ed amate. Ma nel 1994 in nove mesi mio marito mi ha dovuta lasciare per un brutto male. E da allora il mio vissuto e' stato un faticare continuo, tre bimbe di 11 e 6 e 4 anni da seguire ed amare per due...un lavoro da imparare, problemi economici... Sono 26 anni che la mia vita e' una lotta continua. Vengo al punto. In aggiunta a tanto dolore e fatica i miei genitori, che pur avendomi dato una grossa mano con le bambine, non mi hanno lasciato lo spazio di riprendere in mano la mia vita. Me ne accorgo solo ora che anziani tutti e due, si appoggiano totalmente sulle mie spalle per ogni incombenza. E questo da anni! Ogni visita medica li ho accompagnati.. Ogni problema con mia sorella (depressa compulsiva ed aggressiva che rifiuta le cure e con la quale ho interrotto i rapporti) loro riversano su di me. Ora mi sento esausta, mio padre 87enne è gravemente malato in ospedale da un mese, mia madre sola in casa che mi fa sentire in colpa per avere una mia vita familiare con le mie figlie... sono nonna e tra poco per la seconda volta. Il risultato è che io sono stanca di badare a tutti e due da sola, non ce la faccio più e non sento più il desiderio di stare ne con l uno ne con l altra! Da mio padre in ospedale per via del covid 19 non si può andare, ma io la sto prendendo come una buona scusa per non assisterlo. Non me la sento. E da mia madre faccio brevi visite per spesa e farmaci e poi vado via, non ce la faccio a condividere questo suo momento di preoccupazione per papa
Sto malissimo per questa mia reazione di rifiuto, di questo mio desiderio di defilarmi....... Sto malissimo, anche fisicamente con pressione alta e insonnia. Cosa mi sta succedendo??? Sbaglio io o la mia mente si sta ribellando giustamente ad anni di sacrifici per gli altri anche se con tanto amore? Sento solo il bisogno di stare un po' tranquilla. Non chiedo altro. Chiedo un aiuto, una parola che mi aiuti a capire per trovare un po' di pace. Grazie. R.





Mia cara forse è il momento di chiedere un aiuto concreto. Queste tre figlie che ha cresciuto con tanto sacrificio e che hanno potuto contare sull’aiuto dei nonni non sono in grado di esserle di supporto, se non materiale, almeno economico? Ha mai provato a parlare con loro di come per lei la situazione sia diventata insostenibile sia sotto il profilo psicologico che fisico? Magari se potesse contare su un minimo di sostegno da parte loro potrebbe sentirsi un pochino sollevata. In tre potrebbero coordinarsi per trovare il tempo di fare una visita al nonno o alla nonna e lei magari potrebbe rimanere in casa a godersi la nipotina/o. Oppure potrebbe pensare di farsi coadiuvare da una persona che possa occuparsi per qualche ora di sua madre in modo da alleviarle un poco la solitudine. Per l’aspetto economico, se ha problemi, potrebbero contribuire le sue figlie. Altrimenti provi a contattare qualche associazione di volontariato che si occupa di assistenza agli anziani soli, o agli assistenti sociali. Spieghi loro la situazione, soprattutto faccia presente che il suo stato di salute non le permette di fronteggiare oltre la situazione. La rabbia che prova nei loro confronti in questo momento così delicato della loro vita deve cercare di superarla, quando lei ha avuto bisogno loro c’erano, se non ci fossero stati con tre figlie da seguire non si sarebbe potuta permettere neppure di lavorare.

Il suggerimento che mi sento di darle è quello di rivolgersi ad un professionista, ha preteso troppo da sé stessa e ora il suo corpo e la sua mente le stanno presentando il conto. Un supporto psicologico può aiutarla a superare questo periodo di crisi. Se posso esserle di aiuto non esiti a contattarmi.

Auguri