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Dott.ssa Maria Concetta De Giacomo

Psicologa, Psicoterapeuta, Psicosomatologa esperta in Psicosomatica Integrata

Dott.ssa Maria Concetta De Giacomo

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  • Monza
  • consulenza online

Difficolta apprendimento scolastico

Mia figlia ha iniziato la prima elementare a settembre 2016 e, nonostante il suo entusiasmo e il piacere manifesto di andare a scuola, le maestre hanno riscontrato una difficoltà a mantenere costante l'attenzione e a far suoi gli apprendimenti. Nei due colloqui fatti, le insegnanti hanno anche sottolineato che vi è un grande potenziale non sfruttato pienamente dalla bambina e che il suo pensiero divergente spesso la porta a proporre soluzioni brillanti, ma sporadiche. I risultati ne risentono e anche le valutazioni che oscillano tra il 6 e l'8.
La capacità di concentrarsi e di mettere subito in pratica ciò che le viene chiesto è da sempre stato l'elemento di criticità dei suoi comportamenti e su cui da tempo cerchiamo di lavorare io e suo padre. Vi è poi un fondo di immaturità, che spesso manifesta nella suzione del dito, che da sempre è la sua coccola e la bolla in cui si rifugia, che ostacola ulteriormente il percorso formativo/crescita.
Cosa possiamo fare per aiutarla, per non farla rimanere indietro negli apprendimenti? E soprattutto per non farle perdere la fiducia nelle proprie capacità? Può servire un percorso di potenziamento cognitivo? Una valutazione neuropsichiatirica?
Grazie
mamma Roberta

Gentile signora Roberta, per comprendere le difficoltà di apprendimento di sua figlia sarebbe utile innanzitutto un colloquio iniziale con entrambi i genitori, per avere un quadro più approfondito della situazione. Gli aspetti cognitivi non sono slegati da quelli affettivi e relazionali, e in effetti lei stessa parlando della suzione del dito e della fiducia nelle proprie capacità dimostra di aver pensato a un collegamento fra questi due ambiti apparentemente diversi. Il fatto che la bambina sia in grado di proporre delle soluzioni brillanti, benchè sporadiche, mi fa pensare che il discorso del potenziamento cognitivo potrebbe non essere il primo fattore da prendere in considerazione, ma questi aspetti si possono comprendere incontrando la bambina.

 

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