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Dott.ssa Maria Concetta De Giacomo

Psicologa, Psicoterapeuta, Psicosomatologa esperta in Psicosomatica Integrata

Dott.ssa Maria Concetta De Giacomo

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  • Monza
  • consulenza online

Tristezza, solitudine ed altre ossessioni

Buonasera,

ho 34 anni, 34 dei quali trascorsi a sentirmi inferiore a tutti. Sono sovrappeso ed ho sempre avuto un rapporto problematico col cibo, alternando periodi di alimentazione sana (con conseguenti perdite di peso, anche molto elevate) a periodi (come questo) di abbuffate, fame nervosa, lassismo e trascuratezza.
Ho una relazione a distanza da diversi anni con un ragazzo meraviglioso che lavora all'università e che, con ogni probabilità, diventerà ricercatore.
Da qualche mese sono diventata (quasi) ossessivamente gelosa ed invidiosa di lui, nonostante anch'io sia laureata, stia facendo un master di specializzazione ed abbia un lavoro che, pur non piacendomi, mi garantisce una stabilità economica.
A differenza di me, lui è molto estroverso, esce quasi tutte le sere ed ha tanti amici che gli vogliono bene. Non so quando riusciremo ad andare a vivere insieme, sento il tempo scorrere e, intorno a me, tutti "si sistemano", mentre io continuo a rimanere immobile.
Ho il terrore che mi lasci per un'altra più intelligente/interessante/bella di me e più cerco di non pensarci, più ne sono angosciata. Per contrastare i continui sbalzi d'umore, gli attacchi di pianto, le tristezze e le paure (di tutto!), ho iniziato a prendere la pillola contraccettiva senza interruzione, in modo da evitare gli effetti negativi della sindrome premestruale. Tuttavia temo che non sia la strada giusta.
Secondo voi potrei soffrire di depressione? Esiste una "cura" per non sentirsi sempre l'ultima ruota del carro e riuscire a combinare davvero qualcosa di buono nella vita?

Grazie mille.

Gentile Wanda, gli sbalzi di umore da lei descritti, le paure, le angosce, fanno pensare a qualcosa di radicato fin dall'infanzia. Fortunatamente, però, il fatto di riuscire a funzionare sul lavoro è un'importantissima risorsa, per quanto non le piaccia, anche dal punto di vista psicologico, che fa propendere per un quadro diverso da quello puramente depressivo.

Nel suo discorso, inoltre, è molto presente il rapporto con il suo corpo, non soltanto per quanto riguarda il cibo: anche le crisi di pianto, ad esempio, sono un tentativo del suo corpo di esprimere una sofferenza che probabilmente non riesce a tradurre in parole.

E' importante però che inizi a lavorare su sè stessa, perchè a quanto dice si sente spesso in difficoltà e questo a lungo andare potrebbe portarla a non avere più energia per sostenere questa situazione. Nella relazione psicologica si va a lavorare proprio sulle difficoltà relazionali, ma per capire realmente quanto sia radicato il suo malessere e consigliarle un percorso adatto a lei sarebbe necessario incontrarla personalmente.

Le consiglio pertanto di prendere un appuntamento con me o con un professionista della sua città, per capire insieme da dove provengono gli stati d'animo che descrive e di conseguenza qual è la strada migliore da scegliere.

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Dott.ssaMaria Concetta De Giacomo

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