Dott.ssa Maria Felice Pacitto

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Dott.ssa Maria Felice Pacitto

Psicologo, Psicoterapeuta

La mia vita è fatta di solitudine. Ho una speranza?

Mi chiamo salvatore ed ho 53 anni. Dall'età di 28 anni sono stato in cura presso vari psicoterapeuti. Nel 2012 mi hanno riscontrato un disturbo bipolare depressivo che curo col carbolithium (900 mg al giorno). La mia vita è fatta di solitudine. Sin da bambino il mondo mi è sempre sembrato ostile, così come le persone. A scuola non parlavo mai. Avevo difficoltà di apprendimento e di socializzazione. Verso i 13anni ho iniziato a subire abusi fisici e sessuali da parte di un mio compagno di scuola. Io ero terrorizzato e non reagivo. Tutto questo è durato per due anni. Non ho mai detto niente a nessuno sino ai trenta anni. Non ho mai avuto una ragazza. Infatti non sono sposato. Non ho amici a parte qualcuno di infanzia che vedo molto raramente. Non ho amiche. Non esco mai, non vado mai in luoghi in cui si può socializzare. Ho conosciuto il sesso solo con le prostitute da cui non mi sento giudicato. Ma questo non fa si che mi faccia stare meglio. Lavoro da trenta anni in un posto che odio. Mi fa stare così male che ormai da tre anni faccio sempre il turno serale perché non riuscivo ad alzarmi presto la mattina senza sentirmi male dall'ansia. A volte sono dovuto andare al pronto soccorso. Lavoro in un posto in cui la maggior parte delle maestranze sono donne e questo mi mette in difficoltà, perché vengo preso in giro per la mia timidezza. Ora sono in cura presso una psichiatra molto giovane. Da lei non pago il ticket. Il problema è che come tutti gli altri psicologi da cui sono stato seguito io non ho il coraggio di seguire i loro consigli. Questo perché sono convinto che qualunque gruppo mi considererebbe un malato ed uno sfigato, allontanando le persone e le donne da me. Comunque il mio problema è che non ho nessuna stima di me, ne coraggio, ne nessun talento. Sono un disastro in ogni attività sociale. Ultimamente penso spesso al suicidio.

Che cosa inneschi la volontà di agire e di applicare le procedure che a volte lo psicoterapeuta suggerisce non lo sappiamo. L'agire e, dunque, il cambiamento del comportamento hanno bisogno di un processo di consapevolezza ma la consapevolezza non necessariamente apre al cambiamento. Considerando che ha fatto varie esperienze psicoterapeutiche che sono risultate inefficaci, potrebbe frequentare un gruppo di mindfulness; l'esperienza di gruppo, per un meccanismo di coping, talora aiuta e facilita il cambiamento

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Psicologo, Psicoterapeuta - Frosinone

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