Come convincersi che i propri sintomi siano da attribuire all'ansia ?
Da diversi anni soffro di strani sintomi, soprattutto in concomitanza del ciclo mestruale, che la psichiatra e psicoterapeuta al quale mi sono rivolta, mi ha sempre detto che di tratta di ansia e attacchi di panico.
Sono stata curata più volte con inibitori della rivalutazione della serotonina.
Il problema è che non riesco a convincermi che si tratti di ansia e ogni volta che avverto questi sintomi, penso sempre di avere una malattia fisica grave, non compresa, che mo porterà alla morte. E così entro in un circolo vizioso tremendo che non mi permette di vivere serenamente.
Abbandonare le proprie convinzioni come le proprie abitudini n on è facile perché fanno pafte della nostra identità. Quindi lasciarle è come abbandonare una parte di n oi. Deve considerare però che noi esseri jumani per quanto rikmaniamo stabili nella nostra identità (ci fa sentire al sicuro) siamo in costante evoluzione e cambiare fa parte del nostro sviluppo. Guai a rimanere immobile. Costantemente la vita ci chiede di faren io passo successivo. POtrebbe immaginare una persona che dall'adolescenza fino a tarda età abbia sempre portato la medesima tipologia di gonna, cioè una miniginna? Non credo. Lei provi a spogliarsi del suo convincimento: questo è il passo successivo che le si chiede. Come? Provi a chiedersi: "A che cosa m i serve questo convincimento?"
Psicologo, Psicoterapeuta - Frosinone