Di generazione in generazione

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Di generazione in generazione

Psicologo, Psicoterapeuta

informazioni di contatto

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recensioni dei pazienti

Guido 20/11/2023 paziente verificato

In questo Centro ho ricevuto tantissima formazione ed ho potuto apprezzare la grandissima sensibilità umana, la profonda capacità di contatto e la professionalità della dott.ssa De Blasio. Il modo in cui la teoria e la pratica sono costantemente interconnesse permette di comprendere profondamente il funzionamento psichico e fisiologico umano. L'alternanza di lavoro personale e formazione professionale assicura una crescita a 360° come persone e come professionisti! Assolutamente un'occasione da regalarsi!

Laura 11/05/2021 paziente verificato

Mi ha ascoltata e compresa profondamente in momento difficilissimo della mia vita, Ero confusa, impaurita e mi sentivo in pezzi. la dottoressa non ha avuto paura di raccogliere i frammenti della mia mente. Oggi sono una donna consapevole della mia vulnerabilità, felicemente amata e felice di amare.

Risposta Di generazione in generazione

Quanti paesaggi abbiamo attravaersato! Un caro ricordo e una benedizione per ogni tua decisione.


 

Pinuccia 04/02/2021 paziente verificato

L'incontro con questa professionista, con la sua umanità ma anche la sua competenza, ha cambiato la mia vita. Grazie al suo accompagnamento, nel percorso di scoperta della mia identità, mi sono vista e conosciuta. La sua capacità di contatto mi hanno dato il coraggio e la libertà di esserci e di crescere, quindi di vivere davvero.

Risposta Di generazione in generazione

Un percorso che tu hai attraversato con il desiderio profondo di esserci. Grazie a te.


 

presentazione

Sono psicologa e psicoterapeuta iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, psicomotricista, Analista Transazionale e Psicoterapeuta Relazionale Integrativa. Ho coltivato la ricerca per il lavoro corporeo in terapia, la cura dei traumi acuti e cumulativi. 
Considero la relazione il luogo della cura e della guarigione da ciò che impedisce alla persona di evolvere o rallenta la sua crescita, il suo essere e il suo divenire. Presto attenzione alle credenze che la persona ha su di sé e sulla relazione con gli altri, cerco la matrice relazionale primaria che ha generato tali credenze allo scopo di individuare la strategia che la persona ha utilizzato per custodire la sua vitalità.
Nel corso della cura presto attenzione a quali bisogni, nelle diverse fasi della vita, non hanno trovato un’adeguata risposta, producendo micro o macro traumi relazionali.

Considero il corpo come lo scenario in cui è scritto l’intreccio di gesti relazionali significativi e il luogo più antico della memoria relazionale.  Concordo passo passo con la persona la direzione verso cui andare: ho cura di sollecitare e rispettare la libertà che la persona esprime, valorizzando la sua capacità di pensare, di sentire e di volere.
 
Mi occupo di consulenza e di terapia di adolescenti, adulti, coppie in formazione o in crisi, di famiglie che desiderano sviluppare una comunicazione autentica, attraverso percorsi di terapia individuale e di gruppo, maratone e percorsi intensivi di terapia di gruppo.
Nell’ambito della formazione mi occupo principalmente di psicologi in formazione e di psicoterapeuti interessati alla Psicoterapia Relazionale Integrativa in cui fondatore è Richard Erskine. 

Conduco gruppi di supervisione e di sviluppo professionale per psicologi e psicoterapeuti a Milano, Bergamo e a Roma.

Dirigo il Centro di Formazione alla relazione di generazione in generazione che sviluppa la propria attività nell'ambito della formazione della clincia e della promozione sociale (www.digenerazioneingenerazione.com).


 
 

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Approccio

Con i colleghi del Cenro di Formazione alla relazione di generazione in generazione facciamo riferimento a molti modelli teorici che, nel corso degli anni, abbiamo approfondito e integrato in una proposta sintetizzata nel testo La formazione relazionale: proposta formativa per psicologi (ML De Blasio, 2022; Edizioni Universitarie Romane).

i punti cardine del nostro apporccio sono la relazione, i nodi esistenziali, il corpo, le radici transgenerazionali.

La relazione

La mente esiste perché in relazione. La mente isolata non esiste e perciò ogni processo, interno ed esterno, modifica la mente di entrambi i soggetti in relazione.

La mente è organizzata in forma gerarchica e si manifesta nel corpo, e in particolare nella struttura muscolare e nel linguaggio.

Il bisogno fondamentale nella relazione è il contatto. Per contatto s’intende la possibilità di fare esperienza di sé in presenza di un altro. Questo permette l’elaborazione delle esperienze e la costruzione di un senso di sé unitario.

Il bisogno di contatto si declina in molti modi che possono essere racchiusi in un duplice bisogno: essere amati e amare.

Mancanze ripetute di contatto nella relazione producono una divisone interiore (parte nascosta e parte manifesta).

Su questa divisione, e per mantenere questa divisione, si forma il copione: convinzioni su di sé, sugli altri e sulla vita, decisioni di sopravvivenza, schemi relazionali inconsci.

Il copione è generato dalla spinta vitale presente nella coscienza: istinto di sopravvivenza che è più forte dell’istinto di morte. La spinta vitale della coscienza va verso la salute e l’integrazione.

La funzione primaria del copione è salvare la relazione permettendo un certo senso di unità interiore.

Il copione può essere letto anche come la costruzione di speranze inconsce di salvezza e di auto salvezza.

Il copione può formarsi a tutte le età, in particolare quando siamo in una condizione di maggiore fragilità (primi anni di vita, esperienze di prolungato stress, lutti, cambi di vita, passaggi di stato di vita… traumi intenzionali o accidentali).

I primi anni di vita e l’esito delle relazioni primarie, la relazione con la madre prima di tutto e poi la relazione con il padre e con i fratelli, sono la struttura portante di ogni altra esperienza relazionale.

Lo sviluppo morale procede insieme allo sviluppo della coscienza. Il nostro cervello funziona secondo una morale naturale che ha le sue basi nella relazione. Anche lo sviluppo morale può contenere aspetti disfunzionali. Il copione può sostenere la costruzione della coscienza morale.

La disfunzione del comportamento è una forma creativa di adattamento al dolore nella relazione, la migliore che in quel momento della vita ciascuno poteva scegliere.

Tale disfunzione guarisce nella relazione e nella ridecisione delle proprie convinzioni inconsce. Non può esserci alcuna ridecisione al di fuori della relazione.

In questo processo ciascuno esercita la propria libertà e sceglie fino a che punto vuole arrivare.

I nodi esisteniali 

Ciò che Berne chiamava convinzioni sulla vita raccontano l’esito delle conclusioni esperienziali dei nostri sistemi di copione, e, secondo noi, permettono anche di entrare in contatto con la dimensione spirituale che abita in ognuno di noi, e che chiamiamo appunto Vita, senza connotarla in altro modo se non per come si manifesta a livello universale ed esistenziale.

«Questo sappiamo, che tutte le cose sono legate come il sangue che unisce una famiglia… Tutto ciò che accade alla Terra, accade ai figli e alle figlie della Terra. L’uomo non tesse la trama della vita; in essa egli è soltanto un filo. Qualsiasi cosa fa alla trama, l’uomo la fa a se stesso» (La rete della vita, Fritjof e Capra, 2001).

Questa affermazione di Capra descrive bene cosa consideriamo per livello esistenziale e universale dell’esperienza umana: la rete della vita che ci precede, ci attraversa, ci nutre, ci sostiene, ci connette gli uni agli altri. Percepire la propria esistenza ancorata alla rete della vita offre la possibilità straordinaria di sentire battere il cuore del mondo. In ogni incontro autentico abbiamo la possibilità di entrare in contatto con quella sostanza silenziosa e invisibile, a tratti palpabile, che scorre in ogni incontro.

Consideriamo il contatto con le convinzioni sulla vita come uno dei punti di accesso alla dimensione spirituale presente in ogni persona, non connotata in modo confessionale ma determinante per l’integrazione del Sé, Consideriamo la relazione come lo spazio e il tempo della manifestazione della Vita.

La scommessa della vita è l’interconnessione tra le diversità. Questo tema è presente nella nostra riflessione sulle micro e macro dinamiche di potere all’interno delle relazioni, spesso dettate dall’invidia.

All’interno di questa fitta rete interconnessa ci sono alcuni snodi significativi, che determinano l’organizzazione dell’esperienza umana, che abbiamo chiamato nodi esistenziali: passaggi evolutivi che, a seconda della storia personale di ciascuno, viviamo in collaborazione con la vita o in un atteggiamento di potere su di essa.

Il corpo 

“Nel rapporto madre-bambino si produce la prima educazione alla modulazione delle tensioni corporee e della motricità attraverso la costruzione di schemi motori” (Ruggieri).

Consideriamo il corpo come lo scenario in cui è scritto l’intreccio di gesti relazionali significativi e il luogo più antico della memoria relazionale, strettamente connesso con il sistema di attaccamento continuamente co-creato.

Attraverso il corpo la relazione prende la forma, la conoscenza si organizza (“l’intercorporeità” Gallese, 2007) e i processi vitali si intrecciano con le reazioni di sopravvivenza al dolore, che si stratifica nella memoria.

Nel corpo sono depositate le radici del copione di vita. “I copioni sono un insieme complesso di modelli inconsci basati su reazioni di sopravvivenza fisiologica, conclusioni esperienziali implicite, e/o introietti di autoregolazione, costituiti sotto stress, ad ogni stadio dello sviluppo, che inibiscono la spontaneità e limitano la flessibilità nella risoluzione dei problemi, il mantenimento della salute e delle relazioni con le persone.” R. Erskine M. Knapp, The scripts system: ad unconscious organization of experience. Internationale Journal of Integrative Psychotherapy, vol 1, N° 2,2010

La ricerca (G. Buccino e M. Mezzadri, 2013) afferma che c’è una strettissima correlazione tra l’espressione verbale e il nostro sistema muscolare, così che il nostro sistema muscolare, attraverso un gioco di tensione e distensione, ci parla dell’intenzione comunicativa espressa dalla parola.

Nel corpo sono presenti anche le invisibili connessioni con la rete della vita, contenute nel nostro sistema immunitario, all’interno del nostro codice genetico.

Le radici transgenrazionali 

É possibile credere all’esistenza di un inconscio che si trasmette lungo le generazioni. Siamo parte di un tessuto le cui maglie sono strettamente intrecciate le une con le altre. Pensiamo che fatti, pensieri ed emozioni vengano trasmessi da una generazione all’altra. Ciò avviene quando un evento traumatico (individuale o familiare) non riesce ad essere elaborato e diventa qualcosa di indicibile, un segreto; dunque il contenuto emozionale dell’esperienza rimane bloccato in quello che Abraham e Torok (1993) definiscono nei concetti di “fantasma” e “cripta”. In tal modo è possibile che “le paure che assillano un individuo potrebbero essere le stesse che assillavano un genitore o un avo” (Baldascini, 2012); i nostri problemi possono perciò riflettere proprio quei conflitti, traumi e segreti non risolti all’interno del nostro sistema familiare.

L’indagine attenta, sintonizzata e coinvolta dei terapeuti verso la famiglia nel suo insieme e nei confronti di ogni membro permette il contatto con i bisogni relazionali congelati facilitando il contatto e la risoluzione dei legami di lealtà invisibili (Boszormenyi-Nagi 1998) - una forza per la quale i figli sono fedeli ai genitori e al loro clan familiare, tendendo a ripeterne il copione. Tali lealtà servono a mantenere il legame e un senso di identità comune fra le generazioni, per cui chi se ne discosta può avvertire la sensazione di avere tradito un modello di appartenenza oppure può sentirsi in colpa.

Guardando la famiglia nello scorrere delle generazioni sembra che “siamo meno liberi di quello che crediamo, ma abbiamo la possibilità di conquistare la nostra libertà e di uscire dal destino ripetitivo della nostra storia familiare comprendendo i legami complessi che si sono tessuti nella nostra famiglia” (Anne Anceline Schutzenberger, 2004).

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aree di competenza

  • Disturbi di personalita'
  • Psicoterapia individuale, familiare, di coppia e di gruppo
  • Psicoterapia di coppia
  • Terapia per Disturbi d'Ansia
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Docenze e formazioni in materie psicologiche
  • Approccio Analitico Transazionale Integrato
  • Corsi di formazione
  • Psicoterapia di gruppo
  • Elaborazione del "lutto" e separazione
  • Gruppi di lavoro su tematiche psicologiche
  • Disturbi legati a fatti psicologicamente traumatici

quando smetti di avere paura senti battere il cuore del mondo

Formazione professionale

A di generazione in generazione predilegiamo gli approcci formativi di tipo umanistico e relazione (Analisi Transazionale - Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione - approccio rogersiano - Gestalt - Psicomotricità - Psicoanalisi intersoggettiva). 

per quanto riguarda la mia formazione, essa è cominciata con la laurea in Psicologia clinica e di comunità nel 1995 a Roma con una tesi speriementale sulla relazione tra risposte posturali a stimoli musicali, all'interno del modello psicofisiologico bioesistenziale integarato che il professor Ruggieri stava sviluppando. Ho poi frequentato una scuola di formazione in psicomotricità orientata al lavoro con gli adulti e ho approfondito la connessione tra l'esperiensa della percezione unitaira di Sè e la percezione di esistere, come primo mattone dell'identità.

Parallelamente ho frequentato la scuola di formazione di psicolterapia in Analisi Transazionale dove ho approdondito la relazione di trasfert e controtransfert come punto di vista sul processo terapeutico.

Subito dopo, l'attenzione ai disturbi gravi dell'attaccamento mi hanno portata ad approfondire e a frequentare il master in Psicoterapia Integativa focalizzata alla relazione, elaborato da Richiard G. Erskine che mi ha permesso di integrare le diverse modalità di approccio precedentemente acquisite.

Ho così deciso di sviluppare e ampliare tale formazione diventando Formatore e Supervisione in tale apporccio.  

 

 

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Ambiti di intervento

Offriamo servizi nell'ambito della consulenza e psicoterapia, della formazione, e della promozione sociale nelle sedi di Milano, Roma e Bergamo.

CONSULENZA E PSICOTERAPIA

L’accesso ai Servizi offerti dal Centro (www.digenerazioneingenerazione.com) prevede un primo colloquio di Accoglienza della domanda, una Valutazione psicodiagnostica in ottica relazionale se necessario, e successivamente l’indicazione di un piano di trattamento con invio all’interno o all’esterno del Centro.

L’équipe del Centro offre un servizio di consulenza e terapia individuale e/o di gruppo e di coppia per tutte le fasce d'età. Di generazione in generazione ha sviluppato una specifica competenza nella presa in carico di famiglie. Per chiedere un colloquio è necessario scrivere alla mail  digenerazioneingenerazione@gmail.com

Per ogni richiesta di primo colloquio e/o di consulenza e di psicoterapia è necessario scrivere al Centro tramite il modulo dei contatti, indicando anche il recapito telefonico a cui essere richiamati.

FORMAZIONE 

La Formazione proposta dal Centro di generazione in generazione è un laboratorio a più mani. È la possibilità di cambiamento personale e sociale, è l'intersezione tra la dimensione psicologica e quella spirituale. È un percorso di apprendimento che trova nel processo relazionale il suo fulcro e la sua fonte vitale. È un invito a smettere di avere paura e cominciare a sentire battere il cuore del mondo. Questa l'audace proposta di formazione per gli psicologi di oggi che, a contatto con la complessità sempre più articolata, possono trovare il personale filo rosso per costruire la propria professione.

Il gruppo di formazione relazionale è diventato il cuore pulsante della proposta formativa del Centro di generazione in generazione. La filosofia del gruppo si basa sul valore dell’apprendimento circolare che, passando attraverso il corpo, punta all’integrazione dei domini fisiologico, emotivo, cognitivo e comportamentale. Il gruppo relazionale permette di sperimentare sicurezza nella relazione, protezione della vulnerabilità, potenza del contatto, connessione tra i membri, speranza nel futuro.

Attraverso l’esperienza del gruppo ciascun partecipante è accompagnato a riconoscere e favorire l’emergere delle proprie direzioni vitali e generative, che si esplicano in obiettivi di sviluppo personale e professionale. Durante il percorso emergono le competenze relazionali implicite e vengono acquisite le competenze specifiche della consulenza e della psicoterapia.

Dal gruppo di formazione relazionale si sviluppano le linee formative per gli psicologi e gli psicoterapeuti che riguardano i percorsi di formazione professionale (Master in psicoteraia Integrativa e Master per il lavoro corporeo in terapia) e di supervisione a psicologi e psicoterapeuti. Il Centro offre anche una serie di percorsi di crescita personale aperti a tutti. 

PROMOZIONE SOCIALE

Da molti anni ci occupiamo di solidarietà, e lo spazio della promozione sociale all’interno di generazione in generazione ha lo scopo di condividere la riflessione, sempre attuale, sulle micro dinamiche di potere che si sviluppano all’interno delle relazioni, spesso quelle più importanti, sia nell’ambito professionale che nell’ambito personale.

La relazione attenta ai bisogni relazionali è capace di generare le competenze sociali necessarie perché la “famiglia umana” sia davvero il fondamento della libertà nel rispetto di ciascuno dei suoi membri.

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Esperienze lavorative

Come psicoterapeuta conduco percorsi di psicoterapia e di counseling individuali, di coppia e di gruppo rivolti principalmente ad adulti. Mi occupo di psicotraumatologia e di disturbi gravi della personalità.

Come Formatrice dirigo il Centro di Formazione alla relazione di generazione in generazione e coordino l’equipe clinica del Centro. Conduco il Master di secondo livello in Psicoterapia Relazionale Integrativa e i percorsi di sviluppo professionale presso di generazione in generazione. Sono tutor dei tirocini post lauream per gli psicologi che si preparano all’esame di abilitazione. Collaboro all’area formazione di IANTI (Istituto di Analisi Transazionale Integrativa) che ha sede a Roma, in viale Trastevere 137. Sono membro del CSC, commission of standards certification della I.I.P.A.

Come supervisore conduco supervisioni individuali o di gruppo per psicologi, psicoterapeuti e per operatori del terzo settore.

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Iscirtto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia con il n. 03/4915 dal 1998

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