Dott.ssa Mariacarla Sbolci

Dott.ssa Mariacarla Sbolci

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R.

Anaffettivita' e senso di oppressione.

Salve, ho 58 anni, solare e molto dinamica mentalmente, ho una triste storia alle spalle.. Figlia amatissima, mi sono sposata giovanissima nel 1980 per amore. Con grande gioia sono diventata madre di tre figlie, volute ed amate. Ma nel 1994 in nove mesi mio marito mi ha dovuta lasciare per un brutto male. E da allora il mio vissuto e' stato un faticare continuo, tre bimbe di 11 e 6 e 4 anni da seguire ed amare per due...un lavoro da imparare, problemi economici... Sono 26 anni che la mia vita e' una lotta continua. Vengo al punto. In aggiunta a tanto dolore e fatica i miei genitori, che pur avendomi dato una grossa mano con le bambine, non mi hanno lasciato lo spazio di riprendere in mano la mia vita. Me ne accorgo solo ora che anziani tutti e due, si appoggiano totalmente sulle mie spalle per ogni incombenza. E questo da anni! Ogni visita medica li ho accompagnati.. Ogni problema con mia sorella (depressa compulsiva ed aggressiva che rifiuta le cure e con la quale ho interrotto i rapporti) loro riversano su di me. Ora mi sento esausta, mio padre 87enne è gravemente malato in ospedale da un mese, mia madre sola in casa che mi fa sentire in colpa per avere una mia vita familiare con le mie figlie... sono nonna e tra poco per la seconda volta. Il risultato è che io sono stanca di badare a tutti e due da sola, non ce la faccio più e non sento più il desiderio di stare ne con l uno ne con l altra! Da mio padre in ospedale per via del covid 19 non si può andare, ma io la sto prendendo come una buona scusa per non assisterlo. Non me la sento. E da mia madre faccio brevi visite per spesa e farmaci e poi vado via, non ce la faccio a condividere questo suo momento di preoccupazione per papa
Sto malissimo per questa mia reazione di rifiuto, di questo mio desiderio di defilarmi....... Sto malissimo, anche fisicamente con pressione alta e insonnia. Cosa mi sta succedendo??? Sbaglio io o la mia mente si sta ribellando giustamente ad anni di sacrifici per gli altri anche se con tanto amore? Sento solo il bisogno di stare un po' tranquilla. Non chiedo altro. Chiedo un aiuto, una parola che mi aiuti a capire per trovare un po' di pace. Grazie. R.





Gentile Roberta, mi colpisce la sua narrazione perchè è molto vera e trasparente. Anzi sono ammirata per la sua consapevolezza che, altre persone nella sua situazione avrebbero smarrito o mai posseduto. Sento che lei si sta trasformando nel profondo ed a 58 anni credo che sia suo diritto iniziare a vivere lasciando il dominio emotivo di dare la precedenza ai bisogni altrui, posponendo i propri. L'unica cosa che posso consigliarle è di fare questo lavoro importante di validazione dei suoi bisogni, integrandoli con quelli dei suoi genitori. E i spiego : un atteggiamento maturo, come lei dimostra di avere, fa si che di fronte alle proprie stanchezze ci si possa fermare dando voce alle proprie necessità di riposo e di ricarica. Se la sua mamma non si affida che a lei, manlevando sua sorella, posso capire quanto sia dura sottrarsi, ma adesso potrebbe contemplare di non farlo completamente ,ma dando lei dei limiti realistici alla sua mamma . Non so dicendole: "Mamma io posso fare qualcosa per te , ma no tutto e sempre come se io fossi la sola persona a cui rivolgerti. Sono stanca anch'io e penso che tu capirai che io abbia bisogno di riposo e di sentire che tu puoi rivolgerti anche a qualcun'altro per le tue necessità" Questo Roberta per suggerirle che i nostri bisogni vanno fatti presenti tenendo anche presenti quelli degli altri, per poter raggiungere il soddisfacimento di sentirsi riconosciute e lasciate libere di scegliere quando occuparci di noi e degli altri.Quanto le suggerisco è un lungo esercizio di trasformazione che non può esaurirsi in poche parole lette su uno schermo. Tuttavia possono essere lo spunto per sentire se il suo Dominio Emotivo che da la precedenza ai bisogni degli altri piuttosto che ai suoi , nasce da lontano. Magari da una famiglia di origine in cui le sue condizioni e le sue richieste non potevano essere accontentati perchè c'era già chi occupava tutto lo spazio e tutti vi dovevate occupare di chi occupava tutto lo spazio emotivo della famiglia con le sue richieste e le sue necessità. Mi scriva ancora se lo ritiene utile , anche sulla mia email mariacarla.sbolci@gmail.com e valuti di fidarsi che ciò che sente è vero. Spero che il suo papà si sia ripreso dal Covid e auguri per la sue nipoti o suoi nipoti