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Dott.ssa Maura Livoli

Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicoanalista, Consulente tecnico

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Gli astri e la psiche

                                                                                                

É noto che la formazione dell'Io viene influenzata da una molteplicità di processi che partono dalle componenti ereditarie, per arrivare all'ambiente socio-culturale, al contesto educativo, all'impostazione religiosa o meno, ai rapporti affettivi genitoriali e parentali e altri.

Accanto a questi aspetti, si inseriscono, poi, delle appendici che completano la personalità del soggetto; ad esempio, la stagione in cui si nasce, il nome che viene scelto, la data di nascita, il cognome di appartenenza, il luogo ecc.

Spesso, si sente dire "é nato sotto una buona o cattiva stella" o ancora "gli astri erano favorevoli" queste e altre espressioni verbali hanno trovato, nei secoli, una connotazione sempre più rispondente alla realtà del singolo individuo.

Infatti, se é pur vero che molte credenze sono popolari e lontane dalla "pura psicologia" é altrettanto vero che esiste un rapporto tra cielo e terra testimoniato anche da diverse tavole assire.

É molto conosciuta quella conservata al British Museum di Londra denominata "Presagi celesti" Assiria, ca. VII secolo a.C. K160, che contiene il seguente messaggio: "Nel mese X, il giorno X, Venere é scomparsa ad occidente, é rimasta X giorni fuori dal cielo, e nel mese X, il giorno X, Venere é diventata visibile ad Oriente. La predizione é la seguente: "Ci saranno piogge in primavera, e i re si invieranno reciprocamente messaggi di riconciliazione".

Molti secoli dopo, lo scienziato Keplero scrisse "...posso vantarmi di aver sperimentato questa verità: l'uomo, al momento d'ingresso nella sua vita, quando non può più rimanere nelle viscere materne ma inizia a vivere da solo, riceve un marchio, un'immagine di tutte le costellazioni celesti, cioè il marchio delle influenze planetarie; e conserva questo carattere fino alla tomba..."

Al momento della nascita, i pianeti sono posizionati in un certo modo e le loro posizioni astrali generano degli aspetti positivi, negativi o neutri che avranno una certa influenza. Tutto ciò può essere confutato, qui non si cercano neofiti, ma bisogna comunque sapere che gli studi compiuti per riscontrare un nesso tra l'individuo e gli astri sono stati effettuati su migliaia di casi e la lettura del Trattato di N. K. Sementovsky rimarrebbe esaustivo per qualsiasi profano, dissolvendo ogni dubbio.

Tuttavia, se da una parte vi é stato il tentativo di sottoporre a nuove ricerche le considerazioni astrologiche rappresentandole come ipotesi da verificare, dall'altra, in molte città del pianeta si sono aperte delle Facoltà universitarie di Astrologia.

La stessa psicoanalisi, con il contributo offerto da Barbault, ha voluto confutare il rapporto tra la condizione umana e quella astrale come un ordine meccanicistico, evidenziando una "relazione di corrispondenza armonica" tra il macrocosmo inteso come cielo esterno e il microcosmo, inteso come cielo interno, cioè il mondo psicologico dell'uomo. Infatti, per fare un esempio il fatto che un particolare segno dá un certo imprinting alle manifestazioni esperienziali della persona corrisponde, secondo la teoria di Barbault, al concetto psicoanalitico di "complesso" (ad esempio: di inferiorità, di estroversione, di supremazia, ecc.) secondo cui una serie di tendenze associate e coese tra loro, stigmatizzano l'esperienza nei diversi settori.

A questo aspetto, va aggiunto come punto di contatto tra psicoanalisi e astrologia il simbolismo, cioè l'importanza primaria attribuita ai processi psicologici primitivi come rimozione, proiezione, introiezione ecc.

É lapalissiano che quanto ha affermato lo studioso francese attraverso la correlazione stretta tra queste due discipline può essere confutato, tuttavia, come egli scrisse: "ciò che il tema natale di nascita o carta del cielo rispecchia ( cioè la foto astrologica dei pianeti al momento della nascita rispetto alla sfera celeste ) non é un qualsiasi concorso di energie celesti che viene ad influenzarci dall'alto, ma solo un riflesso del mondo delle nostre tendenze, che proviene dalle nostre predisposizioni interiori...."

Oggi, ci si domanda se esiste una correlazione statisticamente certa tra qualche evento astrale (situazione del cielo, armonie tra pianeti, posizione dell'ascendente ecc. ) e qualche aspetto della personalità e del comportamento, cercando di formulare delle ipotesi precise riguardanti il modo in cui tale accadimento riesce a determinare specifici cambiamenti rispetto a certe variabili fisiche, ricercando poi di fornire risposte sul modo in cui queste variabili possono influire sul comportamento o sulla personalità del soggetto, in generale.

A tale riguardo lo psicologo Eysenck alla fine degli anni settanta, affermava che erano ancora pochi i lavori contenenti un rigore scientifico. Dopo circa 50 anni, le risposte attendibili sono aumentate ed ecco il nascere delle facoltà di Astrologia e, forse, il riconoscimento degli astri nella nostra esistenza terrena.

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