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Dott.ssa Maura Livoli

Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicoanalista, Consulente tecnico

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  • Roma
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Come aiutare un partner depresso che ti allontana

Buonasera,
cercherò di essere breve nel raccontare la mia storia. Io e questo ragazzo (premetto che viene da un altro paese, non è italiano) abbiamo iniziato una relazione sette mesi fa. Questo ragazzo era sposato quando ci siamo conosciuti sul posto di lavoro e fra di noi è subito scattato un feeling particolare, ci capivamo al volo, come se ci conoscessimo da sempre. Dopo tanti mesi io chiudo una relazione molto tormentata di 3 anni e lui quando viene a sapere che mi sono lasciata si dichiara, dicendomi che aveva perso la testa per me da sempre.

Lui aveva problemi con la moglie da anni, non l'amava più (essendo amici mi raccontava tutto), ma non riusciva a lasciarla per sensi di colpa e io ho pensato (eccola là, vuole la scappatella!).

Invece no, mi ha cominciato a riempire di premure, attenzioni e amore come mai nessuno prima, mi fa capire che lui vuole me e solo me, deve solo aggiustare le cose. Anche quando io non reggevo più la situazione (per i primi due mesi lui continuava a vivere con la moglie) perché non volevo una storia così, si è allontanato per un po' ed è tornato alla carica più che mai. Ha risolto tutto, ha lasciato la moglie, ha chiarito le cose, ne ha parlato con parte della famiglia (di origine musulmana, quindi si può capire quanto sia difficile parlare di separazione) e ha trovato una nuova casa a 10 minuti a piedi da me.

Mi ha coccolata, ascoltata, riempia di attenzione e dimostrazioni. Mi ha regalato anche un viaggio, ma dopo 20 giorno dalla nostra vacanza, il suo atteggiamento è profondamente cambiato. Ha cominciato di nuovo con i sensi di colpa verso la famiglia, con il senso di oppressione che aveva prima quando stava con la moglie, l'umore diventa altalenante, comincia a diventare depresso, apatico. E mi confessa che aveva pensato di togliersi la vita. Iniziano i suoi pensieri scostanti, inizia a mettere in dubbio ogni cosa. Io gli consiglio di andare di nuovo dalla psicologa (aveva interrotto le sedute da 4 mesi) e cerco di aiutarlo per quanto posso, cerco di essergli vicina, senza opprimere, cerco di capire, di andare a fondo, gli faccio delle sorprese per tirarlo su. Ma non basta, i suoi pensieri ossessivi non vanno via. Finché non mi chiede di parlare e mi dice che lui non ce la fa, dopo tutto il travaglio che ha passato in questi anni e la rottura con la moglie, si sente vuoto e profondamente ferito e si odia. Mi dice che i suoi fratelli erano contro la nostra relazione, nata troppo presto e che anche la psicologa gli aveva consigliato di allontanarmi. Mi confessa che non riesce più ad amarmi come vorrebbe, non si sente all'altezza e pensa di non meritarmi. Io reagisco malissimo, lui sapeva quanto avevo sofferto per la precedente relazione e non volevo essere abbandonata così, dopo che lui aveva smosso mari e monti per me, dopo che mi aveva dichiarato un amore così dolce. Nulla, il suo cuore era vuoto.

Si è isolato, si è tolto facebook e io non so come reagire. Sto malissimo, davvero. Soprattutto perché non sapevo che soffriva di una depressione così forte, lui che si era sempre fatto vedere così forte e solare. Ora ho paura a muovermi, perché ho paura anche io di soffrire. Cosa dovrei fare? Come posso aiutarlo? Ha smesso di provare sentimenti per me? Dovrei gettare la spugna e dimenticare tutto, nonostante tutti i bei momenti passati assieme?

Gentile Signora, la depressione è una malattia "seria" e va curata su due fronti quello psicoterapeutico e quello farmacologico (attraverso una terapia adeguata che non sempre si trova). In ogni caso, mi sembra che Lei ha fatto tutto il possibile per aiutare il suo partner ed ora, purtroppo, deve arrendersi ed affacciarsi al domani, ad un prossimo incontro quando ci sarà. Io le suggerisco di trascorrere un periodo da sola - senza partner - e depurarsi da questa "storia" superando la sindrome "io ti salverò" e pensando a se stessa, anzichè ai momenti belli del passato trascorsi insieme a lui. I ricordi li lasci nel cassetto e si soffermi su di lei, sui suoi vissuti - se non riesce da sola, si faccia aiutare da una persona esperta - e, soprattutto, in un prossimo incontri valuti attentamente che sia un rapporto alla pari senza partire subito con lo "spirito da crocerossina" che, le garantisco, alla fine, non premia.

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