Dott.ssa Menita Crucitti

Dott.ssa Menita Crucitti

psicologa psicoterapeuta specialista in terapia breve strategica

Come si può far a riallacciare un rapporto tra un bambino di 2 anni e suo padre?

Buongiorno, sono una mamma di una bimbo di 2 anni. Il suo attaccamento nei miei confronti è abbastanza morboso, soprattutto ultimamente che sono a casa nuovamente in maternità per l'arrivo del fratellino. Il problema principale però nella nostra famiglia è il rapporto padre-figlio...non so più come gestirlo e vi chiedo consiglio! Partendo da principio: mio marito lavora in proprio, per cui non ha orari regolari e lavora anche 7 giorni su 7, ma ha il vantaggio che può anche lavorare da casa, per cui non ci fa mancare la sua presenza. Il bimbo però sembra che non lo accetti, lo vede come l'uomo che gli porta sempre via la mamma e spesso lo caccia via anche con parole che possono essere offensive, tipo “vai via papà“, “papà non ti voglio“, “vai al lavoro“, “voglio stare con la mamma“, se lo abbraccia lo spinge via, ecc... Capisco che possa capitare che un bambino si comporti così, ma mio marito ne soffre parecchio e questo porta il loro rapporto ad essere sempre più distaccato, tantè che non passano mai un minuto da soli (il fatto di vivere sotto ai miei genitori che arrivano appena sentono il bambino piangere non aiuta) perché dall'altro lato sento il papà che mi dice queste frasi “mio figlio non mi vuole“, “non mi vuole bene“, “preferisce stare con gli altri piuttosto che con suo padre“, “se sapevo che avere figli significava vivere da soli allora avrei preferito non averne“, ecc... Spesso parliamo di come poter risolvere la situazione, ma non ne veniamo mai a capo, forse abbiamo sbagliato qualcosa nel crescerlo, non gli ha dedicato abbastanza attenzioni, lui stesso ammette di essere un po orso e magari al parco non l'ha mai portato, ma in casa quando è presente cerca di coinvolgerlo in qualche gioco, ma ottiene quasi sempre un rifiuto da parte di suo figlio, così che lui ci rimane male, ci rinuncia e si rifugia in studio a lavorare! Tra l'altro si è aggiunto il fatto che da 6 mesi mio marito soffre di attacchi d'ansia e appena si sente rifiutato cade in uno stato diciamo depressivo e appunto si isola. Spero di essere stata abbastanza chiara nell'illustrare la situazione...vi chiedo come posso io che sono tra i due fuochi cercare di farli stare insieme, o comunque come si può far a riallacciare un rapporto tra un bambino di 2 anni e suo padre...non vorrei che tra qualche mese arrivando anche il fratellino la situazione diventi del tutto irreparabile e la famiglia si sgretolasse! Vi ringrazio per l'attenzione

Cara Marika,

qui c'è un bel da fare.Io ti consiglierei di metterti un pò da parte e di lasciare più solo tuo marito con il bambino.Questo ha un duplice obiettivo, quello di avvicinare tuo marito al bambino accudendolo in modo esclusivo e quello di non lasciare scampo al tuo bimbo che mi sembra manipoli un pò questo rapporto selettivo con te. Tuttavia, io dico sempre, che i bambini raramente fanno capricci e spesso ci dicono delle cose, forse ci dicono che vogliono il papà ma con una presenza attiva ed asclusiva, vogliono condividere delle esperienze con lui...non basta essere fisicamente in casa per sentire la vicinanza affettiva.Forse suo marito anzichè piagnucolare con lei e fare i capricci, dovrebbe prendersi il bambino e rendere il tempo che trascorre con lui gioioso e prezioso, possibilmente fuori casa, fuori dalle ingenerenze e seguendo il suo intuito.

In bocca al lupo