Dott.ssa Menita Crucitti

Dott.ssa Menita Crucitti

psicologa psicoterapeuta specialista in terapia breve strategica

Mio figlio di quasi 14 anni non riesce a dormire nel suo letto

Buonasera,
sono una madre divorziata da quando mio figlio aveva sei anni. Sono molto presente nella sua vita e le mie relazioni personali non si sono mai inserite nel nostro rapporto. In sostanza non gli ho mai presentato nessuno altro uomo.
Adesso mio figlio ha quasi 14 anni, ha una vita sociale regolare, va bene a scuola, ma noto, adesso che è più grande, che dipende molto dal mio giudizio e da ciò che io decido o meno di fare nelle più svariate circostanze.
La cosa che mi preoccupa di più è che non riesce a dormire da solo nel suo letto ed ogni notte viene a coricarsi con me.

Ho cercato di fargli capire che è sbagliato ma lui ha interpretato il mio diniego come rifiuto e si è molto risentito. La situazione che trovo più paradossale è che quando si trova dal padre, che è sposato con un'altra donna, dorme da solo addirittura in un piano diverso rispetto alla camera da letto del papà. So che la responsabilità è mia, perché, cercando di non far soffrire troppo mio figlio per la separazione con il mio ex marito, ho chiuso il mio mondo attorno a lui. Vorrei riparare ma al contempo non vorrei pensasse che lo sto allontanando.

Con il padre il rapporto è abbastanza costante ma poco costruttivo. Spesso mi racconta di come non si senta capito e considerato da lui. Eppure è già indipendente, rimane a casa da solo e se deve andare da un amico non esita ad uscire per i fatti suoi.

Come posso aiutarlo a crescere più sicuro e meno dipendente da me, senza che questo lo possa ferire? Soprattutto come faccio a fargli capire che deve dormire nel suo letto? Tengo a precisare che ultimamente e più di una volta mi ha detto che a lui farebbe piacere se avessi un fidanzato.

Ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi

Gentile Alessandra,

ci sono vari elementi che mi fanno pensare che suo figlio avverte il bisogno di rassicurarla affettivamente.

Sembra paradossale, ma il fatto che risulti autonomo ed indipendente con il padre e regredisca con lei, può voler significare che sente di doverla in qualche modo risarcire per la separazione vissuta e per la sua assoluta dedizione. In altre parole è come se si prendesse cura di lei o si sentisse in colpa nel lasciarla sola o nel contraddirla. Questo non significa che sia stata lei a trasmettergli queste convinzioni, ma probabilmente è un suo vissuto, tra l'altro tipico dei figli dei genitori separati. Anche la richiesta di fidanzarsi rimanda ad un bisogno di vederla soddisfatta e felice con un altro uomo accanto. In altre parole è come se suo figlio si stesse prendendo la responsabilità di farle simbolicamente "da marito", dormendo con lei nel lettone. Suo figlio ha bisogno di emanciparsi da lei e lei da suo figlio, con la reciproca consapevolezza che questo non significa abbandonare o non amare. Sarebbe auspicabile che entrambi iniziaste un percorso (ognuno per conto proprio) che vi aiuti a svincolarvi da un rapporto esclusivo che consenta a lei ed a suo figlio di evolvervi e di essere felici. Le auguro un grosso in bocca al lupo.