La malattia porta ad allonatnarsi nel rapporto intimo

Buongiorno sono un uomo di 42 anni sposato con una donna che amo tantissimo.
Da alcuni mesi mia moglie e malata di fibromialgia, con dolori diffusi e stanchezza cronica, e il suo pensiero costante al non capire del perchè non sta bene, la tiene lontana con la testa al nostro rapporto.
Questo la distrae da tutto ma sopratutto influenza molto il nostro rapporto intimo, non desidera che la cerco per fare l'amore.
A volte riesco a essere indifferente e stargli vicino senza cercarla fisicamente, ma come uomo ho bisogno di lei di sentirla presente, di sentire che anche lei abbia il desiderio di fare l'amore, ma in questo periodo non avviene.
Io cerco di parlane con lei ma lei si altera, dicendo che io penso solo a quello.
Ho paura che questa situazione non migliori, ho paura che lei non torni più a essere serena e coinvolta nel nostro rapporto di coppia.

Gentile Fabio, lei scrive che sua moglie da qualche mese soffre di “fibromialgia” che le causa dei sintomi fisici (stanchezza cronica e dolori diffusi) ed un probabile e comprensibile vissuto psicologico di preoccupazione e difficoltà ad accettare questa diagnosi e questi sintomi che presumibilmente sono piuttosto invalidanti e modificano la qualità della vita.

Quando si è ammalati si tende a centrarsi su sé stessi, per fare appello alle proprie risorse e perché probabilmente si tende a porsi molte domande: perché? Perché proprio a me? Cosa ho fatto io per meritare questo? Come farò in futuro? Chi mi può aiutare? Peserò su chi mi sta vicino ... e forse tante altre.

Questo centrarsi su sé stessi però non vuol dire che non si ha bisogno degli altri … Anzi è molto importante avere delle persone affettivamente vicine, da cui la persona ammalata possa sentirsi capita, ascoltata, supportata, protetta.

Sarebbe importante che lei fosse informato e consapevole delle caratteristiche della malattia di cui soffre sua moglie, delle modalità di cura e di quello che possono fare le persone vicine per aiutare chi soffre di questa particolare patologia.

In generale, comunque, la prima cosa è l’ascolto. Ascoltare, vuol dire cercare di mettersi nei panni della persona che sta parlando, questo può permetterci di capire in quale stato d’animo si trova, non vuol dire necessariamente fare o cercare subito una soluzione … a volta sentirsi ascoltati e compresi è già sufficiente di per sé.

Per quanto riguarda l’intimità, è più probabile che sua moglie, in questo periodo, preferisca i gesti che le dimostrano affetto e protezione, calore ed accoglienza, proprio perché sta vivendo un momento di incertezza che forse la fa sentire fragile.

Se lei vuole provare a proporsi in questo modo, avere la pazienza che sua moglie trovi un nuovo equilibrio, è probabile che questo permetta a sua moglie di avvicinarsi e farsi avvicinare nuovamente da lei.

Cordiali saluti.

domande e risposte

Dott.ssaMonica Gozzi

Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia

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