Dott.ssa Nicoletta Giaquinta

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Dott.ssa Nicoletta Giaquinta

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Come si supera il vaginismo?

Buongiorno a tutti. Ho 21 anni e la ginecologa mi ha diagnosticato il vaginismo.

Non mi ha indirizzato da nessuno, mi ha detto semplicemente di usare un buon lubrificante durante i rapporti sessuali.

Ma ovviamente non funziona. Sono davvero frustrata e stanca, vorrei vivere la mia sessualità liberamente. Mi sento così sbagliata, anormale e sola, perchè per questo problema tendo a respingere qualsiasi persona che si interessi a me, sapendo di non poter avere rapporti.

Sono già stata lasciata da diversi partner a causa del vaginismo e non voglio soffrire di nuovo. Non so cosa fare, mi sembra un problema insormontabile, vorrei rinchiudermi in casa e non vedere più nessuno.

Buongiorno Giulia,
Mi dispiace molto per questa situazione di sofferenza. Potrebbe essere indicato iniziare un trattamento psicologico del vaginismo dopo la remissione o l’esclusione della patologia fisica, al fine di avere una prognosi favorevole.

Più frequentemente i fattori psicologici sono alla base dello sviluppo del vaginismo. In particolare, il disturbo è spesso conseguente a:
• traumi precedenti: abuso fisico e/o sessuale;
• malattie insorte durante l’infanzia: per cui il corpo è stato esposto ripetutamente a trattamenti invasivi;
• informazione sessuale inadeguata, rigida educazione familiare e/o religiosa: paura del proprio corpo e del suo funzionamento, terrore della penetrazione (in quanto ‘sconosciuta’), o di provare dolore, con il risultato che la persona è sessualmente inibita;
• atteggiamenti di ipercontrollo;
• incapacità di rilassarsi;
• reazione secondaria alla dispareunia;
• scarso o nullo desiderio, fino all’avversione, per la gravidanza;
• disfunzione sessuale maschile: vi è una frequente associazione tra vaginismo nella donna e disturbo dell’erezione nell’uomo; il vaginismo sarebbe, in questo caso, preceduto da ripetute e frustranti esperienze di penetrazioni impossibili;
• omofobia interiorizzata.

Il trattamento psicoterapeutico elettivo per il vaginismo è quello cognitivo comportamentale. Il trattamento cognitivo-comportamentale del vaginismo ha come scopo primario la modificazione della reazione condizionata associata all’attività sessuale. Il trattamento consiste quindi nel progressivo decondizionamento dello spasmo involontario dei muscoli dell’entrata vaginale attraverso tecniche comportamentali di esposizione graduata.A ciò si affianca la terapia cognitiva sui fattori psico-sociali che hanno contribuito al verificarsi del disturbo, con particolare attenzione alle tematiche del controllo, degli aspetti relazionali e/o di coppia. A seconda dei casi può essere necessario lavorare sul trauma.


Spero di esserle stata di aiuto e resto a disposizione per ulteriori informazioni.