Studio di psicoterapia Dott.ssa Patrizia Provasi e Dott.ssa Paola Ferrari

Studio di psicoterapia Dott.ssa Patrizia Provasi e Dott.ssa Paola Ferrari

Psicologo, Psicoterapeuta

Problemi comportamentali bimba

Sono una mamma stanca e un pochino disperata. Ho la fortuna di avere due splendide bambine, Bianca di 3 anni e 4 mesi e Carlotta di 2 anni. La bimba con la quale ho dei problemi è la piccola; ho avuto una gravidanza tranquilla ed un parto cesareo programmato senza problemi.

Ho cercato di comportarmi con Carlotta nello stesso modo che ho fatto con Bianca, ma purtroppo il risultato è differente.

Carlotta va al nido da quando aveva 6 mesi e lì si comporta come una bimba brava, gioca,mangia, dorme; ha sicuramente un carattere forte, se vuole una cosa, ti porta allo sfinimento e alla fine vince lei. Al distacco non ha mai pianto, anzi entra contenta e di corsa.

Vuole sempre imitare la sorella maggiore e a volte è arrivata anche a morderla per strapparle dei giochi o perchè ovviamente non riesce a fare tutto quello che fa la sorella. Bianca con lei è amorevole, le lascia fare tutto, anzi fin troppo.
In realtà carlotta non potrebbe nemmeno essere gelosa della sorella, perchè praticamente da quando è nata tutte le mie attenzioni sono state maggiormente rivolte a lei, se no impazziva e diventava aggressiva.

A luglio ho fatto la prova di lascarla al mare con la nonna e la sorella per 2 settimane e si è comportata come una bimba modello.

Dopo l'estate è sicuramente migliorata, ma abbiamo ancora problemi con la nanna. Lei si addormenta solo ed esclusivamente con me in braccio. Se provo a metterla nel lettino, quando mi accorgo che sta dormendo, si alza immediatamente urlando e devo riprenderla in braccio. Alla fine ogni notte da 2 anni dorme su di me; oltre al fatto che io non dormo, anche lei è sempre in dormiveglia, perchè se io mi muovo o addirittura mi sposto, comincia a disperarsi..

Quando rimane da sola con il papà o la nonna mia figlia è brava, mentre quando è con me il più delle volte è esasperante perchè spesso vuole stare in braccio o comunque sentire il mio contatto.

Secondo voi come devo comportarmi con Carlotta? Vorrei aiutarla e vorrei iniziare a dormire anch'io.

Grazie a chi mi aiuterà.

Buongiorno Stefania,

leggendo il suo racconto mi sono balzate All’occhio due frasi in particolare: la prima è quando dice che ha fatto esattamente con Carlotta le cose che ha fatto con Bianca; la seconda è invece che Carlotta è talmente esasperante che alla fine vince sempre lei.

Le rispondo di “pancia”, come potrebbe fare un bambino.

Carlotta e Bianca, come descritto sono molto diverse e, soprattutto quando ci sono queste grandi differenze comportamentali, è facile fare dei confronti (che tutti facciamo in maniera bonaria, non vuole assolutamente essere un giudizio il mio). Spesso, andando al parchetto o comunque ovunque in giro, le persone spesso dicono: “guarda tizio come è bravo”, magari proprio davanti al fratellino/sorellina che sono lì ad ascoltare. Gli adulti lo fanno per cercare di far capire al bambino in questione come ci si comporta, ma purtroppo le capacità cognitive del bambino non sono ancora totalmente sviluppate per poter comprendere questo pensiero adulto e questo si potrebbe concretizzare nel creare nella loro testa inconsapevolmente un messaggio negativo del tipo “io non vado bene”.

 Con Carlotta, magari potrebbe funzionare la stimolazione delle sue capacità positive, sicuramente una mamma competente come lei ha sviluppato, indipendentemente dal resto del mondo. Io La aiuterei, anche la lettura potrebbe aiutarla, a gestire la sua parte emotiva, cominciando a nominare le emozioni e a farle capire che le emozioni, tutte le emozioni, possono essere provate, riconosciute, accettate. 

Il fatto che Le si dia tutto vinto, mi fa pensare che forse sarebbe bene inserire delle regole da cui non è possibile transigere. Esempio, se andiamo al supermercato, dico prima di entrare che si compra questo, questo, questo e non altro, e che se ci saranno capricci non verranno ascoltati. Io sono una di quelle persone che odia far piangere i bambini, ma a volte, soprattutto per insegnare loro ad avere dei limiti, è necessario farlo.

Cara Stefania, la ammiro molto perché dalle sue parole traspare tutto l’Amore per le sue bimbe e mi complimento anche per il fatto che riesca a resistere nonostante il poco riposo.

spero che con i piccoli input che le ho dato, Carlotta possa “staccarsi” da lei in maniera consapevole e ciò le permetterebbe di poter trascorrere notti tranquille.

Le auguro ogni bene.