Dott. Pietro Giunta

Dott. Pietro Giunta

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ansia: conosciamola meglio

Mi sento teso, nervoso, sono sempre preoccupato…; sono stressato, faccio sempre fatica a rilassarmi… Queste sono tutte parole dette da qualcuno che ha un problema con l'ansia.

Se ci troviamo in una situazione di stress per un periodo di tempo abbastanza lungo, l'ansia molto spesso è il risultato di questa situazione.

Come riconoscere i sintomi dell’ansia?

Cos'è l'ansia, cosa può causarla e cosa la mantiene?

 

Cos'è l'ansia?

L'ansia è qualcosa che tutti noi sperimentiamo molte volte nella nostra vita. L’ansia è una normale risposta a situazioni che consideriamo minacciose. È naturale sentirsi ansiosi per esempio se dobbiamo andare in ospedale per un intervento, o se dobbiamo sostenere un esame di guida per la patente, o sostenere un esame all’università. L'ansia entro certi livelli è persino utile, ad esempio quando è necessario eseguire bene o affrontare un'emergenza.

L'ansia diventa poco utile se non dannosa quando:

 I sintomi di ansia, sebbene non siano pericolosi, possono dare molto fastidio e creare sofferenza.

I sintomi dell’ansia spaventano, in particolare se non si sa che questi sintomi sono solo segni dell’ansia.

A volte le persone con sintomi di ansia temono che ci sia qualcosa di gravemente sbagliato in loro. Questa preoccupazione può quindi produrre ancora più ansia che ovviamente fa aumentare le preoccupazioni!

Quando l'ansia è grave, può impedire alle persone di fare quello che vogliono fare.

Se l'ansia si prolunga a lungo può a volte può causare o peggiorare i problemi fisici, come problemi allo stomaco, alla pressione arteriosa, ecc.

Soffro di ansia?

Queste sono alcune tipiche esperienze di persone che soffrono di ansia.

"Mi preoccupo per ogni cosa, divento teso e mi agito e finisco per scattare e prendermela con i miei figli".

"Con molto anticipo comincio a preoccuparmi di tutte le cose che potrebbero andare storte. Quando mi trovo nella situazione temuta, il mio cuore inizia a battere all’impazzata, le mie gambe si trasformano in gelatina e so che farò una figura ridicola. Devo assolutamente andarmene."

"Mi sento come se ci avessi qualcosa nella gola che mi impedisce di respirare bene. La bocca è secca e non riesco a deglutire correttamente. Poi comincio ad avere il panico. Penso che morirò asfissiato."

"La mia mente inizia a galoppare, mi sento come se avessi perso il controllo e mi sento come impazzire o qualcosa del genere".

"Mi sveglio spesso di notte con la testa in subbuglio, e non riesco a riaddormentarmi per la preoccupazione".

Se si soffre di ansia si potrebbero avere pensieri simili.

A volte è possibile soffrire di ansia e non riconoscerla, soprattutto se non si pensa a te stessi come persone ansiose. Le persone spesso scambiano i sintomi di ansia per una malattia fisica.

Pertanto, il primo passo per imparare ad affrontarla correttamente è riconoscere se abbiamo un problema con l’ansia.

L'ansia ha ripercussioni in almeno quattro ambiti del nostro comportamento:

  • su ciò che sentiamo.
  • su ciò che pensiamo.
  • sul nostro corpo.
  • su come agiamo.

Al fine di verificare velocemente se si soffre di un disturbo d’ansia, leggi le prossime affermazioni che si riferiscono ai comuni sintomi dell’ansia: 

Quando l’ansia è pervasiva si avverte la sensazione di essere:

  • Mi sento, ansioso, nervoso, preoccupato, spaventato per qualcosa o qualcuno.
  • Mi sembra che sta per accadere qualcosa di terribile
  • Mi sento nervoso, stressato, apprensivo, sempre sul filo del rasoio, irrequieto
  • Mi sento strano, stordito, distaccato o in preda al panico

 

L’ansia influenza anche il pensiero:

  • Sono costantemente preoccupato.
  • Ho difficoltà di concentrazione.
  • Ho pensieri frenetici e salto continuamente da un pensiero all’altro.
  • Mi Immagino che mi capiteranno le cose peggiori e non riesco a staccarmi da questo pensiero.
  • Ritorno con la mente costantemente sulle stesse preoccupazioni, ancora e ancora.
  • Penso:

         "Sto perdendo il controllo"

         "Sto crollando"

         "Sto per svenire"

         "Le mie gambe non mi reggono, stanno per collassare"

         "Avrò un infarto"

         "Sto impazzendo"

          "Non ce la farò"

         "Devo assolutamente andarmene, non posso stare qui"

 

L’ansia modifica anche il corpo

 

  • Il cuore batte forte, salta un battito
  • Si avverte il torace costipato o doloroso
  • Si avverte formicolio o intorpidimento delle dita dei piedi o delle dita delle mani
  • Si sente lo stomaco in subbuglio o si sentono le “farfalle” nello stomaco
  • Si ha l’urgenza di andare in bagno
  • Si avverte la sensazione di nervosismo o irrequietezza
  • Si avverte tensione muscolare
  • Si percepisce dolore diffuso nel corpo
  • Si ha una sudorazione eccessiva
  • Cambiamenti respiratori
  • Si avvertono vertigini, testa leggera

 

L’ansia influenza le azioni

  • Si cammina avanti e indietro in modo afinalistico
  • Si inizia un lavoro e non si porta a termine
  • Non riesce a rimanere seduti e rilassarsi
  • Non si riesce a rimanere fermi
  • Si parla velocemente o più del solito
  • Si mostra un comportamento aggressivo e irritabile
  • Aumento del consumo di alcol
  • Si Fuma di più
  • Si Mangia di più (o di meno)
  • Si evitano le situazioni temute

 

Se ti sei riconosciuto nella maggior parte dei sintomi sopraelencati e questi sintomi si verificano in modo eccessivo e regolarmente, è probabile che si soffra di un qualche disturbo di ansia.

 

Cosa causa l'ansia?

L'ansia è la sensazione che proviamo quando il nostro corpo risponde a un'esperienza spaventosa o minacciosa. Questo tipo di risposte è stata chiamata reazione di attacco o fuga. Essa è semplicemente la risposta del il corpo che si prepara all'azione, o per combattere il pericolo o per scappare da esso il più velocemente possibile. Lo scopo dei sintomi fisici dell'ansia è quindi quello di preparare il corpo a far fronte ad una minaccia.

Per capire cosa sta succedendo nel corpo è sufficiente immaginare di essere attaccati da qualcosa che avvertiamo come pericoloso.

Non appena si avverte la minaccia, i muscoli si irrigidiscono pronti all'azione. Il cuore inizia a battere più velocemente per portare più sangue ai muscoli e al cervello, dove è più necessario. Il respiro si fa più veloce per fornire maggiore ossigeno al corpo necessario per aumentare l'energia. Aumenta la sudorazione per equilibrare il surriscaldamento del corpo. La bocca diventa secca e la pancia potrebbe essere in subbuglio. Quando ci si rende conto che la minaccia in realtà non è tale, quelle sensazioni cessano, ma dopo questa esperienza ci si può sentire scossi, deboli e stanchi.

La risposta di attacco o fuga è un sistema basilare che risale probabilmente ai tempi in cui i nostri progenitori abitavano nelle caverne, ed è presente anche negli animali. La risposta attacco fuga è un sistema fondamentale per la sopravvivenza, senza di esso la specie umana probabilmente non sarebbe sopravvissuta. Fortunatamente, al giorno d'oggi non corriamo più il pericolo di essere sbranati da una tigre dai denti a sciabola, sfortunatamente però molti degli stress a cui siamo sottoposti non possono essere affrontati o evitati, i sintomi dell’ansia, di conseguenza non aiutano. Infatti spesso ci fanno sentire peggio, soprattutto se non vengono capiti.

Come si autoalimenta l'ansia?

A volte l'ansia può diventare un problema serio per una serie molteplici di ragioni:

Alcune persone sviluppano una personalità di tipo ansiosa, probabilmente per esperienze precoci che li hanno reso ansiosi e insicuri, e hanno appreso a preoccuparsi costantemente tanto che preoccuparsi diventa un’abitudine.

Altri diventano ansiosi perché sottoposti a molteplici eventi stressanti nel corso vita, ad esempio lutti, licenziamento, divorzio, separazioni.

Altri diventano ansiosi per incapacità a reggere la pressione al lavoro, ad esempio, quando lavorano fino a tardi, o quando si lavora costantemente sotto organico.

Oppure si diventa ansiosi per questioni più private, per esempio a causa di problemi finanziari, familiari o di relazione.

Di fronte a tutte queste situazioni, a volte si innesca un vero e proprio circolo vizioso dell’ansia. Poiché i sintomi fisici dell'ansia possono risultare spaventosi, insoliti e spiacevoli, le persone spesso reagiscono pensando che in loro c'è qualcosa di fisicamente sbagliato, o che sta per accadere loro qualcosa di veramente terribile. Questo di per sé causa l’aumento esponenziale dei sintomi dell’ansia che portano la persona di preoccuparsi ancora di più, creando così un circolo vizioso che si autoalimenta.

A volte chi ha sperimentato i sintomi dell’ansia in una certa situazione può iniziare a prevederne la comparsa focalizzandosi sulla percezione dei sintomi stessi e iniziare in questo modo a spaventarsi, questo a sua volta causa proprio i sintomi che si temono. Si inizia ad avere paura della paura.

 

Quando il circolo vizioso dell’ansia si è innescato, questo è alimentato con molti pensieri ansiosi e giudizi su di sé che hanno l’effetto di incrementare ulteriormente i sintomi dell'ansia. L'evitamento esperienziale è utilizzato spesso come un modo per tenere sotto controllo l’ansia. È naturale evitare qualcosa che si ritiene pericoloso, ma il genere di cose che le persone tendono ad evitare quando soffrono di disturbi di ansia spesso non sono pericoli reali ma negozi e luoghi affollati, prendere l’autobus o la metro, mangiare al ristorante, parlare con le persone ecc. Queste cose non solo non sono pericolose, ma sono piuttosto utili e importanti per la vita delle persone.

Evitare tali situazioni può rendere la vita molto scomoda e difficile. Quando si avvertono i sintomi dell'ansia, si sente il bisogno di fuggire dalla situazione che la provoca e abbandonarla più velocemente possibile. L'evitamento e la fuga possono causare un notevole restringimento della vita esperienziale dell’individuo, la persona ansiosa fa sempre meno cose per paura di avvertire i sintomi dell’ansia. Questo comporta una grande perdita di fiducia in sé stessi che a sua volta influisce sul modo in cui la persona percepisce il proprio benessere. Questo alimenta ancora una volta un altro circolo vizioso!

 

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