Come interpretare un “nuovo” atteggiamento

Gentilissimi, sono la mamma di un bimbo che ha quasi 3 anni e mezzo. Frequenta la prima classe dell’asilo ed ha frequentato il nido per un anno. Vi scrivo perché ieri si è verificato un episodio spiacevole. Ci hanno chiamato dall’asilo perché nostro figlio ha dato un morso sul seno alla maestra mentre lei lo prendeva in braccio perché era salito sul tavolo (cosa che non fa mai). Quando siamo arrivati a scuola, io e mio marito, il bambino sembrava tranquillo ma ci ha visti parlare con un’altra maestra ed ha capito che stessimo parlando di lui. Subito si è andato a nascondere sotto ad un tavolo e per farlo venire fuori ci sono voluti 30 minuti. Diceva che aveva tanta paura. Arrivati a casa aveva un nervoso eccessivo perché aveva fatto male alla maestra ed era furioso. Noi lo abbiamo fatto sfogare e poi si è calmato e ci ha raccontato l’accaduto. Non sappiamo cosa pensare e fare. Nostro figlio è un bimbo molto sveglio ma ubbidiente. È dolcissimo con tutti.non ha mai fatto del male a nessuno. Basta parlargli e lui ascolta. Si preoccupa se un bimbo piange e lo consola. Non so se possa essere utile all’asilo ci sono 2 bimbi che creano scompiglio. Usano termini non spiacevoli, che mi hanno riferito mio figlio ed altri bimbi, e cercano sempre di lottare con pistole ecc. Mi sono confrontata con altre mamme che conosco è una lamenta il fatto che suo figlio non voglia più andare all’asilo e che abbia paura, non parla di ciò che gli accade e,mentre a scuola sta buono, a casa si scatena. Non so se questi fatti siano collegati con ciò che ha fatto mio figlio alla maestra. Noi non sappiamo cosa gli sia accaduto ma di certo non vogliamo che nostro figlio cominci ad assumere atteggiamenti sbagliati. Cosa possiamo fare? Qual è la causa di tale atteggiamento? A casa ci ascolta e, seppur vivace, si comporta bene e fino ad ora anche all’asilo. Le maestre sono tanto contente di ciò che fa a scuola anche se a volte, specialmente quando è stanco,fa qualche capriccio. Concludo dicendo che comunque lui va con piacere all’asilo e che gioca con tutti i bambini della classe;anche con i più ‘movimentati’. Grazie mille

Gentile Rosaria,
il problema dei morsi in età infantile è molto diffuso e altrettanto spiacevole, sia quando accade tra bambini sia quando coinvolge gli adulti di riferimento (genitori, tate, maestre..).
I bambini di quell'età sono ancora poco capaci di contenere le emozioni e di esprimere verbalmente quello che provano, perciò “sfogano” la frustrazione attraverso comportamenti aggressivi: la cosa essenziale è far distinguere bene al bambino l'emozione dal comportamento, ad esempio dicendogli “Capisco che sei arrabbiato per..., ma il morso no, non puoi darlo a nessuno!”
In altre parole, si sanziona il comportamento ma gli si dice che si comprende l'emozione che sta provando, standogli vicino in modo rassicurante.
Certo, non è facile rimanere calmi in certe circostanze, ma è l'unico modo per insegnare al bambino ad accettare le proprie emozioni e a sviluppare il modo adeguato per esprimerle.
Quanto agli altri quesiti che ponete, se c'è un problema di classe, riferito anche da altri genitori, è essenziale confrontarsi con le insegnanti in modo aperto, riferendo le proprie perplessità e dubbi, prima che ingigantiscano. I miei auguri.