Mia figlia si distrae a scuola, cosa devo fare?

Buongiorno, mi chiamo Francesca e sono la mamma di Marta una ragazzina di 11 anni e mezzo che frequenta la prima media.
Parto dal presupposto che Marta è una ragazzina molto giocherellona ma anche molto intelligente e con un buon rendimento scolastico che potrebbe essere, però, addirittura ottimo se non continuasse a distrarsi così facilmente.
Già alle elementari la sua maestra mi fece notare questo problema ( secondo lei Marta soffriva di un disturbo genetico dell'attenzione ) ed in 2 e 4 elementare ho provveduto a fare tutti gli accertamenti del caso presso la struttura di neuropsichiatria infantile dell'ospedale di Sassuolo.
In entrambi i casi la diagnosi non rivelò nessuna anomalia e, carte alla mano , portai i referti alla maestra che però mi rispose: "io di questi non mi fido, deve andare in Veneto perchè lì sono più capaci".
Nonostante il rendimento scolastico sia sempre stato buono e nonostante Marta studiasse la maestra ha sempre cercato di convincermi che qualcosa non andasse, quasi fosse un'ossessione e facendolo pesare alla bambina di continuo.
Ora che Marta frequenta la 1 media, continua ad avere un buon rendimento e pur essendo partecipativa e sempre preparata, i professori hanno lamentato un cambiamento dall'inizio dell'anno, la concentrazione di mia figlia a volte scarseggia e va ripresa. Cosa devo fare? Io so che Marta può fare molto meglio e lei stessa sa che spesso si distrae ma non lo fa apposta, è quasi come se il suo cervello avesse bisogno di staccare per un pò e fare altro. E' un peccato perchè è una ragazzina con un grande potenziale. Asspetto una vostra risposta, grazie mille!

Gentile Francesca,
lei ha una figlia intelligente e vivace, senza disturbi specifici dell'apprendimento (come certificato, a suo tempo, da esperti) e con un buon rendimento scolastico, confermato anche dagli insegnanti della scuola media: mi domando perché, allora, gli adulti attorno a Marta continuino a non essere 'soddisfatti' di lei.
Lei stessa afferma che la ragazzina “può fare molto meglio” e che ha “un grande potenziale”: cosa intende con questo? Che genere di aspettative ha (o avete) rispetto al rendimento scolastico della sua bambina? Come va Marta nelle altre aree della sua vita? Fa sport, ha interessi, amicizie? Cosa racconta della scuola, dei professori, delle materie di studio? Cosa c'è di strano se il suo cervello ha bisogno di “staccare” ogni tanto (rimanendo, come sembra, nell'ambito dell'accettabile)?
Il passaggio alle scuole medie richiede, ai preadolescenti, un grande sforzo di adattamento: cambiano le materie, gli insegnanti, i compagni, l'approccio ai compiti, senza contare i cambiamenti psico-fisici che iniziano ad affacciarsi in ciascuno di loro.
Ho l'impressione, dal suo racconto, che ci sia bisogno di focalizzare un po' meno l'attenzione sulla scuola (connotata piuttosto negativamente dall'esperienza alla primaria) e di allargare lo sguardo, portandolo piuttosto sui bisogni e i sogni di questa bimba giocherellona e piena di potenzialità, certamente non solo nello studio.
Un saluto a lei e alla sua bambina e ci riscriva, se ritiene.