Ho paura di me stessa e del mio futuro

Non so cosa mi capita. Sempre più spesso penso al suicidio, anche se non voglio morire, vorrei invece cambiare totalmente vita. Vorrei prima di tutto realizzarmi in quella che è la mia passione, in cui sono brava visti i risultati conseguiti, ma non basta per mantenermi e devo lavorare (lavoro pesante, senza sbocchi) in un posto capeggiato da persone vuote ed ignoranti (soffro perché è una gran perdita di tempo).

Vorrei che il mio ragazzo mi capisse e mi ascoltasse di più, nonostante io gli parli apertamente, lui vede tutto come un attacco. Dei miei parenti se ne salvano pochi, i miei genitori mi trattano con sufficienza. Forse è questo che mi spezza, nessuno, se non i miei clienti, mi tratta come se valessi qualcosa. Queste situazioni mi portano ansia e una sofferenza terribile, mi sembra di essere in una palude dove è più facile lasciarsi annegare, ma chiedo, come posso uscirne?

In certe situazioni , il cambiamento diventa una necessità. Cambiamento come autotrasformazione e realizzazione delle proprie potenzialità . Per uscire dalla palude, bisogna autorizzarsi a farlo, credere in se stessi insomma, accorgersi di non essere soli e quindi rinunciare a voler continuare a far tutto da sola.

L’unico consiglio che mi permetto di darle, rispondendo alla sua domanda, è una psicoterapia. Psicoterapia non significa cura di malattie mentali ma , se si guarda l’etimologia, servire l’anima. Servire la propria natura e riconoscere la propria essenza autentica, quel luogo interiore, dunque, dove non ci sono dighe al proprio libero fluire. So che in questo contesto sono solo parole, ma spero di averle dato una buona idea. In bocca al lupo.

 

domande e risposte

Dott.Roberto Lugli

Psicologo, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia

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