In ritardo con il mondo

La mia vita è giunta a un limite, proprio in questi giorni. Ho cercato di fare finta di niente in questi 4 anni universitari in cui ho dato pochissimi esami in una facoltà ritenuta anche abbastanza facile. Ho cercato di ignorare il senso di fallimento che mi invadeva ogni santo giorno e il problema è che ci sono riuscita. Sono diventata la persona che non volevo diventare, sono uno dei fallimenti più grandi che io conosco. Non so fare niente, vorrei mollare l'università.. io non so perchè ho iniziato, o meglio ci sono molte motivazioni che mi hanno spinto ad iniziare questo percorso nuovo in una città nuova.. tante motivazioni tranne la principale: la voglia di imparare cose nuove e la voglia di studiare. Credevo di essere capace di interessarmi di tutto.. pensavo "vabè dai, adesso mi appassionerò, conoscerò tanti nuovi amici con cui condividere lo studio ecc...". Non è stato così. Vedevo un futuro bellissimo davanti a me, dopo aver trascorso delle superiori da incubo volevo ottenere il mio riscatto; ottimi voti da sventolare davanti alle facce di chi non credeva in me, tanti amici con cui passare del bel tempo e che magari avrebbero anche allietato i miei disturbi di ansia sociale.. Non è stato così, io sono un fallimento, avevano ragione tutti. Tutti sono andati avanti, ottenendo qualcosa e io sono qui in tutta la mia gelosia. Mi sento delusa da me stessa. Sono sola e disperata adesso, nessun amico, nessun risultato. Ho parlato con mia mamma del fatto che questa università non fa per me e lei mi ha detto che devo concludere comunque.. mi sono sentita incompresa, ero in lacrime. Non so a chi chiedere aiuto per questo sto scrivendo qui.. sono 3 giorni che non faccio altro che piangere e non riesco a fare nient'altro. Non so da dove iniziare, non so come, non so che fare. Non sono una ragazza per nulla ambiziosa e sento di meritarmi il peggio dalla vita, me lo merito. Vorrei abbandonare tutto e tutti e scomparire. Mi manca anche il coraggio purtroppo, per fortuna, perchè se ne avessi avuto un minimo probabilmente l'avrei fatta finita.

Gentile Ester,

il limite a cui é giunta può essere qualcosa che la fa sentire separata dagli altri oppure più vicina a un suo cambiamento e alla necessità di cambiare. Dipende dal punto di vista: un confine può dividere o congiungere. In quest’ultimo caso il limite può essere un'opportunità, l'opportunità di non vivere più la vita che altri hanno deciso per noi, l'opportunità di scoprire e accettare la nostra vera essenza. Forse può darsi che creda che non ci sia soluzione solo perché da sola fino ad ora non ce l’ha fatta , ma auto giudicandosi “un falllimento”, pensando di “meritarsi il peggio” si è un poco autoboicottata per potercela fare, non trova? Ci sono cose nella vita per cui possiamo chiedere una mano a un esperto. Perché non farlo, se non perché infondo non ci autorizziamo a stare meglio? Le auguro di sentirsi presto meritevole e degna e di compiere la scelta giusta. Buona serata

domande e risposte

Dott.Roberto Lugli

Psicologo, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia

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