Professore Roberto Pasanisi

Professore Roberto Pasanisi

Psicologo, Psicoterapeuta

Le origini della psicologia clinica moderna

«Condizione indispensabile per l’acquisizione dell’isteria, sembra essere il fatto che si determini un rapporto di incompatibilità fra l’Io e una rappresentazione che a esso si presenti. […] Il momento veramente traumatico quindi è quello nel quale la contraddizione si impone all’Io e l’Io stesso decreta il bando alla rappresentazione contraddicente. Con tale bando quella rappresentazione non viene però annullata, ma soltanto respinta nell’inconscio; quando questo processo si produce per la prima volta, si forma con ciò un nucleo e centro di cristallizzazione per la formazione di un gruppo psichico distinto dall’Io, attorno al quale si raccoglie successivamente tutto ciò che avrebbe presupposto l’accettazione della rappresentazione contraddicente. […] Di fatto accade una cosa diversa da quello che l’individuo si propone; egli vorrebbe eliminare una rappresentazione come se non si fosse mai prodotta, ma riesce soltanto a isolarla psichicamente. […] La terapia è consistita qui nel costringere il gruppo psichico separato a riunificarsi con la coscienza dell’Io. Il successo, strano a dirsi, non si è prodotto parallelamente al lavori di analisi; solo quando l’ultimo elemento fu liquidato, si è avuta improvvisa la guarigione»

Così Freud, in conclusione del capitolo Signora Emmy von N., quarantenne, della Livonia, sintetizza e chiarisce da par suo, con vivace acribia scientifica non meno che con raffinato nitore di stile, l’ermeneutica ed il metodo da lui messo a punto, a partire da Breuer, e utilizzato in questo caso del 1899 dall’autore stesso definito, nell’incipit del capitolo, di grande interesse.

In effetti, è qui ben presente il modello janetiano, la cui influenza sulla nascita della psicoterapia psicodinamica è stata per lungo tempo sottovalutata: da Ellenberger in poi lo psichiatra svizzero – già allievo, come Freud, di Charcot alla Salpêtrière – è invece apparso il principale fondatore, o quanto meno l’imprescindibile precursore, della moderna psicologia dinamica. L’idea freudiana di «gruppo psichico separato» e «distinto dall’Io»  rimanda  chiaramente al concetto di materiale dissociato già elaborato da Janet, e che sarà poi da lui esposto sistematicamente, dal 1898 in poi, a cominciare dal saggio Névroses et Idées Fixes e dal capitolo intitolato Traitement Psychologique de l'Hystérie, parte del più ampio Traité de Thérapeutique Appliquée di Albert Robin.

Allora una comprensione a posteriori di fenomeni quali il mesmerismo e la magnetizzazione da un parte, l’ipnotismo e l’isteria dall’altra va non solo storicizzata, ma anche non può non passare attraverso una prospettiva antropologico-culturale: le coordinate e gli schemi culturali della seconda metà dell’Ottocento, già così smaniosi di scientizzare il mondo, danno luogo ad un modello sciamanico del sapere, vicino e lontano al contempo dalla Weltanschauung dell’epoca come un Giano bifronte: un occhio volto al passato, un altro al futuro prossimo venturo.

Sono le basi, seppure epistemologicamente pre-scientifiche, per la nascita della psicoterapia e della psicologia dinamica moderne, e della psicoanalisi freudiana in primis: per molti, quando Franz Anton Mesmer ‘guarisce’ l’isterica Franziska Österling attraverso le sue scenografiche magnetizzazioni, fra sciamanesimo e coup de théatre, è il primo atto di quella lunga misteriosa storia, tuttora in corso, che Ellenberger avrebbe chiamato The Discovery of the Unconscious.)

 

 

Sigmund Freud, Studi sull’isteria, pp. 91-93 passim, in Id., Casi clinici, Torino, Bollati Boringhieri, 2008.

enri Ellenberger, The Discovery of the Unconscious: The History and Evolution of Dynamic Psychiatry, New York, Basic Books, 1970  (tr. it La scoperta dell'Inconscio, Torino, Bollati Boringhieri, 1976).

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