Professore Roberto Pasanisi

Professore Roberto Pasanisi

Psicologo, Psicoterapeuta

Vivo una vita che non mi piace e non riesco a cambiarla

Salve, ho 30 anni e da diversi mesi soffro di ansia e attacchi di panico, nello specifico mi capita dopo un litigio o perchè mi sento a disagio a casa mia o con gli altri. Prima mi allarmavo e duravano anche un'ora adesso riconosco cosa ho e mi calmo. E' un periodo molto stressante per me, ho da poco perso un'importante opportunita' di lavoro e adesso mi sto rimettendo in gioco provando a cambiare ambiente e tipo di lavoro. Sto quasi tutti i giorni con poca voglia di fare le cose,esco poco e sono insoddisfatta del rapporto che ho col mio fidanzato provo a lasciarlo ma poi mi vengono degli attacchi di panico, nessuno capisce il mio malessere e lui non capisce i miei bisogni e cioè andare a vivere insieme,ma ha perso tanti anni all'università ed è disoccupato, non abbiamo la possibilità di convivere e io non vivo bene questa attesa dato che sono 13 anni che stiamo insieme. L' anno scorso lo avevo lasciato, poi mi aveva promesso che faceva qualcosa per sistemare la situazione invece poi non è cambiato niente. Inoltre ho un pessimo rapporto con mia madre. Non riesco a capire se faccio bene a lasciarlo o no, mentre non sono piu felice, non c'è intimita', litighiamo spesso e non lo so come potremmo costruire qualcosa in questo modo. non ho amiche l'unica è mia sorella ma mi cerca solo quando fa comodo a lei e cosi mi sono allontanata...soffro molto questa mia situazione, vivo una vita che non mi piace e non riesco a cambiarla!cosa posso fare?

Gentile Barbara, va chiarito che l’ansia non è propriamente un disturbo, ma il sintomo di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella sua storia personale:  diciamo, presumibilmente, secondo le classificazioni nosografiche del DSM5, un Disturbo d’Ansia Generalizzato. Naturalmente, in casi del genere, i consigli pratici non servono: sicuramente ne avrà già avuti molti. Ci vuole altro. È molto probabile invece che, con un approccio specifico alla problematica sessuale, si potrebbe ottenere, in tempi relativamente, brevi sia una risoluzione del problema in questione, sia un miglioramento, di riflesso, dello stato generale d’ansia. In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una ‘rieducazione psicologica’ nel confronto con la realtà appaiono senz’altro adeguati. In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi – affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e, di conseguenza, anche i suoi sintomi. L’approccio terapeutico A Distanza (online, ovvero via chat), previo consulto telefonico gratuito, potrebbe essere appropriato al caso in questione.

Cordiali saluti.