Professore Roberto Pasanisi

Professore Roberto Pasanisi

Psicologo, Psicoterapeuta

Come posso muovermi per iniziare a risolvere questa situazione?

Salve,
sono Carmela ho 28 anni e mi ritrovo a 6 mesi dal mio matrimonio con un grave problema e vorrei un aiuto o almeno un consiglio per come affrontare questa situazione...da 4-5 mesi ho notato comportamenti strani da parte del mio fidanzato...premesso che stiamo da 14 anni insieme e non ho mai notato atteggiamenti del genere, forse perche prima era molto piu bravo a nasconderlo allora e io non ho mai capito nulla...non so..sta di fatto che da un po ho notato che oltre ad avere problemi economici sempre più evidenti che comunque giustificava con scuse credibili, 1-2 giorni al mese notavo che scompariva del tutto..nel senso improvvisamente spegneva il telefono in tarda serata ed era reperibile soltanto il giorno dopo...aveva sempre scuse...mi ero addormentato, si è bloccato il telefono, si e rotto il caricatore....comunque ho iniziato a sospettare che avesse un'amante....quindi ho cercato di scoprire la verità...ho scoperto che fa uso di stupefacenti...precisamente crack...inizialmente ha negato...poi ha ammesso...ho provato a togliergli il bancomat...l'ho mandato da uno psicologo anche se è andato a 2-3 incontri perchè dice che da solo puo smettere..perche sono cose che ha fatto anche in passato con i suoi amici e quando ha voluto ha smesso....io non credo sia cosi semplice come la intende lui...non so come comportarmi in questa situazione...ho pensato anche di lasciarlo e di annullare il matrimonio...ma non è una cosa semplice da fare soprattutto, a poche mesi ormai...come posso aiutarlo???

Voglio che si curi e che smetta perchè lui non è un tossicodipendente....non mi va nemmeno di abbandonarlo, perchè so di esssere importante per lui, ma non so proprio come comportarmi...a chi posso rivolgermi-''??? Ci sono farmaci o qualunque cosa che possa aiutarlo? lo so che non puo smettere dall'oggi al domani....i suoi familiari l'hanno scoperto, ma fanno finta di nulla...Ho notato anche in ambito sessuale sta avendo problemi..eiaculazione precoce e sperma molto liquido...chiedo umilmente aiuto nell'affrontare questa situazione.

Grazie

Gentile Carmela,

Suo marito è malato, ha cioè un disturbo psico-patologicologico che è connesso alla tossico-dipendenza da cui è affetto.

è chiaro qualsiasi tipo di dipendenza è connessa ad un 'vuoto' (psicologico-affettivo) che la persona si è abituata a riempire in questo modo piuttosto che ad affrontarlo. 

Come l’ansia, lo stress, lo stato di insicurezza, il senso di isolamento, i diversi problemi psicologici sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione sintomatica della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia e di insicurezza ceh sono alal base della dipendenza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici della dipendenza e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

In attesa del Suo riscontro e di domande o di richieste di chiarimenti e approfondimenti, Le invio cordiali saluti.

prof. Roberto Pasanisi
(psicologo clinico, Ordine degli Psicologi della Campania; direttore dei Dipartimenti e docente, Polo Universitario "Principe di Napoli"; Direttore, CISAT)