Professore Roberto Pasanisi

Professore Roberto Pasanisi

Psicologo, Psicoterapeuta

Amore o bene infinito?

Ho una storia con un ragazzo da circa 8 anni e da una settimana gli ho chiesto una pausa. Il motivo? Credo di volergli un bene immenso, ma di non amarlo. Lui è un ragazzo d'oro, mi tratta bene, cerca di rendermi felice, ma ha per me un grande difetto: lui non vive davvero, o almeno lo fa come avesse ottant'anni e non trentatré. Si identifica con il suo lavoro e non ha altro. Niente interessi, niente stimoli, niente sport. Dice che vorrebbe fare tante cose, ma a livello concreto non fa nulla se non le cose in cui io lo trascino. Io sono una ragazza solare, adoro viaggiare e voglio farlo il più spesso possibile, vado in palestra, amo scrivere. Ho anche io tanti difetti, ma cerco di evolvere e prendere dai miei trent'anni la maggior carica possibile. In questi anni sono stata bene con lui e ne sono stata anche innamorata, ma nel frattempo sono cresciuta, ho studiato, ho preso due lauree, sono andata all'estero per studiare inglese e ho poi trovato un buon lavoro tenendo sempre presente che avevo una relazione con lui, tant'è che sono tornata a vivere nel posto in cui vivevo io e ha sempre vissuto lui. Io vorrei davvero non avere dubbi su di noi. Ho sempre pensato di passare la mia vita insieme a lui, ma adesso quel pensiero è come un cappio al collo. Il nostro rapporto nel tempo si è spento e anche il sentimento che io provo per lui, io soffro, ma lui è cieco, è convinto che le cose vanno bene così e non è aperto al dialogo. Nel momento in cui gli faccio notare delle mancanze o dei problemi, si chiude in sé e ignora la cosa. Ora che gli ho chiesto del tempo, mi ha detto che non c'era molto da parlare e che potevo prendermi tutto il tempo che voglio. Ora io mi sento così: impaurita perché è difficile pensare la mia vita senza di lui dopo aver trascorso otto anni insieme, stranita perché mi aspettavo un minimo di considerazione in più o almeno che mi chiedesse i motivi che mi hanno spinta ad allontanarmi da lui, sola e in ansia per il futuro visto che a trent'anni tutti si aspettavano da me matrimonio e figli, triste perché sento questa situazione come un fallimento. Nonostante tutto lui mi manca tantissimo e non so come venirne a capo.

Gentile Signorina,

ci sono due opzioni: una terapia di coppia (od anche individuale), se ha voglia di valutare la possibilità di intervenire clinicamente nella relazione per verificare se può evolversi in una direzione positiva e costruttiva; oppure una terapia individuale, nella quale affrontare il Suo 'mondo interno' e le caratteristiche e profondità delle emozioni, dei sentimenti e delle idee che ruotano intorno e dentro questa relazione.

Cordiali saluti.