Professore Roberto Pasanisi

Professore Roberto Pasanisi

Psicologo, Psicoterapeuta

Non riesco a provare emozioni

Ho un problema da più di un anno ed è che non riesco a provare emozioni per nessuno. Ho provato anche a stare con ragazzi che comunque mi piacevano sia fisicamente che mentalmente ma niente, è come se le mie emozioni fossero completamente annullate.

In passato, ho sempre avuto un'idea malsana dell'amore e infatti cercavo amore nei ragazzi ma non ha proprio funzionato. la frustrazione saliva ogni giorno. Ho avuto storie dove ero molto presa che non sono finite bene perchè erano le persone sbagliate per me. poi mi capita che per esempio che provo attrazione per un ragazzo ma quando vengo a scoprire che lui ricambia, l'attrazione sparisce. un'altra cosa che ho notato capitare molto spesso è che quando sto in una relazione, ho questo senso di soffocamento che non riesco più a respirare e capita sempre.

Da più di un anno non provo più emozioni, apatia totale. riesco a provare solo rabbia. non provo niente per nessuno e non credo questo sia normale. per esempio quando accade un litigio con una persona, non ci resto male ma al contrario mi sento libera, come se non fosse successo nulla. in passato provavo emozioni bellissime, mi batteva il cuore ma invece adesso no...

Ho sempre pensato che questo problema delle emozioni mi sia stato dato da una relazione finita male precedentemente. il ragazzo dopo quasi 3 mesi rivela che era tutta una scommessa con gli amici e da li, non ricordo provare qualsiasi emozione.

Vorrei una vostra opinione riguardo la situazione e cosa potrei fare per migliorare la situazione in generale... grazie mille per l'ascolto e l'aiuto...

Gentile Signorina,

non servono consigli, queli li danno tutti.

Lei è malata: cioè ha una psicopatologia in corso che comporta fra l'altro, come uno dei SINTOMI fra i tanti altri, il blocco delle emozioni.

è chiaro infatti che la l’ansia, lo stress, i problemi psicologici che lei vive sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia, di stress e di insicurezza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Insomma, un 'lavoro sulle emozioni'.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

Le invio cordiali saluti.

 

prof. Roberto Pasanisi
(psicologo clinico e psicoterapeuta; docente universitario)