Dott.ssa Sara Gentilesca

Dott.ssa Sara Gentilesca

Psicologa, Psicoterapeuta

Un giorno considero e vedo una persona buona affettuosa e il giorno dopo la vedo come cattiva

Buongiorno, sono una donna di 35 anni e mi capita spesso questo problema. Non riesco quasi mai a capire la persona che mi trovo di fronte. Mi spiego, sia a livello di amicizia che di amore ho sempre una visione doppia e opposta della persona. Mi capita nn con tutti ma con la maggioranza delle persone che conosco. Esempio un giorno considero e vedo la persona buona, affettuosa sincera e il giorno dopo mi viene il dubbio magari per qualcosa mi ha fatto o detto e la vedo come cattiva, non sincera, che trama alle mie spalle. Poi però ritorno magari alla sensazione iniziale senza mai riuscire ad avere una visione unica della persona è come se la vedessi sdoppiata. Vedo cosi' anche i miei genitori e me stessa. Questo mi crea problemi nell'instaurare rapporti sia d'amicizia che d'amore e anche sul lavoro. Mi potete aiutare a capire cosa ho?
Salve Carla, il tipo di rapporti che instauriamo da adulti, il modo in cui vediamo gli altri e noi stessi e il ruolo che giochiamo all’interno delle relazioni ha origine nei modelli che noi costruiamo fin da piccoli e che poi ci portiamo dietro per tutta la vita, riprendendoli ogni volta che “scegliamo” una persona come compagno o come amico. Le persone ci piacciono perché rispondono a determinati bisogni; smettono di piacerci o perché cambiano i nostri bisogni o perché sono in atto difese e paure che ci impediscono di prendere contatto con le nostre necessità più profonde. Ecco che, ad esempio, la paura profonda e non sempre consapevole di essere abbandonati ci porta ad allontanare le persone, a considerarle cattive o non meritevoli del nostro affetto. E solitamente questo avviene tanto più temiamo che l’altro ci possa ferire e abbandonare. Questo per dirle che sarebbe per lei importante capire a quali bisogni lei cerca di rispondere quando instaura un rapporto di amicizia o di amore, quali sono le difese che lei mette in atto, qual è l’immagine che lei ha costruito di sé e degli altri. Rispondere a queste domande non è sicuramente semplice né immediato, ma le consentirebbe di dare una risposta al quesito che lei pone “Mi potete aiutare a capire cosa ho?” e di porre le basi per riuscire a stabilire dei rapporti affettivi e lavorativi più soddisfacenti. Qualora le dovesse interessare, io ricevo a Treviglio. Resto a disposizione qualora desiderasse contattarmi nuovamente,
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Psicologa, Psicoterapeuta - Milano - Bergamo

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