Come posso fare per avvicinarmi a mia figlia?

Buonasera a tutti, inizierei dal principio in modo che voi possiate orientarvi meglio sul dare un giudizio. Durante ad un rapporto che durò 6 anni io ebbi a mia figlia a 18 anni, quando mi lasciai dal padre mia figlia aveva 2 e mezzo, abbiamo da subito restaurato un rapporto basato di unione è accordo per il bene della bambina, tantè che le persone ci ammiravano di come si andava d'accordo!! nel 2014 mi fidanzo con un ragazzo dove la bambina vedeva in lui una sicurezza è una stabilità come se fosse il padre, nel 2018 mi lascio è senza neanche dargli in tempo di abituarsi all'idea è di elaborare l'accaduto mi fidanzo con un altro ragazzo che tutt'ora sto, all'inizio tutto andava bene ma dal momento che dissi al padre che l'avrei trasferita da me...lui si impuntò, dicendomi che mi sarei scordata la bambina! da lì, inizia il calvario avvocati, tribunali, servizi sociali, ecc..sto ancora combattendo ma la bambina ha un rifiuto totale, oggi dopo due anni e mezzo che vedevo a stento, sono riuscita a stabilire un incontro ma sarebbe stato meglio che neanche fosse accaduto! la bambina ha sottolineato che non voleva avere nessun tipo di contatto che per me provava solo indifferenza...mentre piangevo diceva di evitare di fare teatrini è la vittima, dice con coerenza e tenacia che non vuole né oggi e né mai avere nessun tipo di rapporto con me! aiutatemi io non sò più dove sbattere la testa...sò che dietro c'è la sua famiglia ma anche provandolo, non sono riuscita ad arrivare a niente!

Buonasera Paola,

la situazione che racconta è complessa difficile orientarla con le poche righe che ha scritto, oltretutto, stiamo parlando di separazioni, minori, affidi, tribunali.

Mi stavo domandando se in tutto questo trascorso ha avuto la possibilità di essere seguita non solo dagli assistenti sociali ma anche da una figura professionale in grado di poterla aiutare nel difficile rapporto che si è venuto a creare fra lei e sua figlia.

Di questo e tutto quello sopra descritto dovremmo parlarne in privato, non le serve un giudizio da parte nostra, le serve un percorso terapeutico che la aiuti a comprendere le dinamiche e l'ostilità di sua figlia nei suoi confronti.

Se vuole resto a disposizione.

Cordiali saluti

Dott.ssa Silvana Censale