Belissima relazione con separato che non vuole altri figli e pianifica vasectomia, che fare?

Mi trovo da pochi mesi in una bellissima relazione con un uomo di circa 15 anni più grande, io poco più che 30enne, lui a metà dei 40. Ci siamo conosciuti in un momento in cui io stavo già pianificando la mia vita da single, anche in virtù di una per me fondamentale indipendenza economica: è però arrivata questa conoscenza grazie ad amici comuni con cui condividiamo un forte interesse artistico e che per caso ci hanno presentati. E' stato letteralmente un colpo di fulmine, a livello mentale, caratteriale, fisico, abbiamo iniziato a frequentarci subito e dopo poche settimane avevamo già deciso di stare insieme.

Lui è separato da vari anni ed ha due splendide bambine di cui è profondamente innamorato e per le quali ha ottenuto l'affido condiviso della ex-moglie. E' un padre femminista che si è preso cura delle bambine sin da piccole e per cui tuttora si fa in 4 avendole con sè il 50% del tempo. L'ex moglie è a suo dire una pessima moglie ma un'ottima madre, ha peraltro da anni un nuovo compagno ed ha una ottima posizione lavorativa, per cui lui non ha obblighi di mantenimento verso la ex, questo per spiegare che la separazione e la gestione della prole è tutto sommato abbastanza "serena".

Alla luce di questa sua realizzazione come padre e anche (ho poi capito) della fatica fisica di gestire le figlie da solo per il 50% del tempo, già alla seconda settimana di conoscenza mi ha comunicato di non voler altri figli e di progettare addirittura una vasectomia. Io non ho progetti di maternità al momento, ma non posso escludere di averne in futuro, dunque questa decisione così irreversibile mi ha messo addosso una certa ansia. Non sono mai stata una con il pallino della maternità o della famiglia, anzi ho condotto una vita piuttosto fuori dal comune e ho sempre visto l'idea della famiglia come una delle varie opzioni di vita, non come lo scopo principale, anche grazie ad un entourage amicale piuttosto cosmopolita e concentrato su altri aspetti. Non posso però prevedere cosa penserò tra qualche anno, e sapere già da ora che investire su questa relazione mi porterà a dover rinunciare definitivamente ad un eventuale desiderio di maternità, deciso in maniera peraltro unilaterale, mi crea un certo disagio quando mi fermo a pensarci. Per me non è un chiodo fisso, ma neanche un aspetto così secondario in una relazione, specialmente per il modo in cui questa decisione è stata presa già da prima che la relazione iniziasse. Conoscendomi so che non potrei mai chiudere una relazione per questo motivo, perchè credo che un grande amore sia molto più raro di una gravidanza, allo stesso tempo però vorrei vivere questa cosa con serenità, invece al momento la percepisco come una distanza che il mio compagno ha messo tra noi sin da subito. Vi ringrazio.

Salve Stella,

è comprensibile che un uomo che abbia già due figli non ne voglia altri e la sua chiarezza, la spiazza, perchè lei invece non ha chiaro se ne vuole o meno e anche se, non è il valore primario su cui si basa la sua identità, questa "chiusura" determina un'asimmetria relazionale, poichè essa puo' proseguire solo se lei si adatta a questa decisione, che non ora, ma nel tempo potrebbe pesarle.

Pertanto le conviene valutare se chiuderla subito questa relazione perchè più avanti potrebbe essere più doloroso per tutti, le dinamiche passivo aggressive nella coppia potrebbero acuirsi data la frustrazione inerente al sentirsi "rifiutata come donna a cui donare il seme" a livello metaforico, pertanto o questo dettaglio per lei diviene futile oppure sarà un sassolino che diverrà un masso sotto la lente d'ingrandimento della frustrazione seppur nell'ideale di volerne avere.

Rifletta se effettivamente lei ne vuole o meno, perchè è un fattore determinante oggi, non domani quando lei potrebbe sentirsi di "aver perso tempo", pentirsi oppure di dover essere narcisisticamente ripagata in termini di gratitudine per la sua rinuncia.