Dott.ssa Simona Coscarella

Dott.ssa Simona Coscarella

Psicologa, Psicoterapeuta

É ormai un po' di tempo che avverto un senso di oppressione

Il mio problema potrà sembrare scontato ma ho il bisogno del parere di qualcuno che sappia aiutarmi. É ormai un po' di tempo che avverto un senso di oppressione che mi porta a volte a pensare anche a gesti estremi, tutto ciò é causato dalla indelicata intromissione dei miei genitori nella mia vita. La cosa riguarda principalmente mia madre la quale nell'infanzia é stata poco seguita dalla madre a causa di un problema psicologico di quest'ultima tutt'oggi ancora non diagnosticato. Durante la mia infanzia i miei sostengono di avremi trattata come una principessa riempiendomi di regali,non capendo che i regali non hanno mai attutito l'impatto degli insulti ripetuti che mia madre mi lanciava di continuo. A 14 anni ho conosciuto un ragazzo di 1 anno e mezzo più grande, un ragazzo assolutamente dolcissimo ed educato che ha sempre trattato in modo rispettoso me ed i miei genitori, in quello stesso periodo é iniziata per me un periodo di riscatto in cui grazie alla rabbia repressa che avevo accumulato ero riuscita a far valere la mia voce all'interno della mia famiglia. Un anno fa a 15 anni e mezzo ho avuto il mio primo rapporto sessuale col mio ragazzo e mia madre mi disse,dato che i rapporti tra noi sembravano essersi stabilizzati che potevo parlarle di qualsiasi cosa,mi fidai di lei e scelsi di confidarmi. Da allora mia madre crede di aver acquisito il diritto di poter gestire la mia relazione e a distanza di un anno adesso mi ritrovo a non riuscire più a reagire alle sue continue intromissioni. Si é arrogata il diritto di gestire la mia relazione,con prepotenza ed inopportunamente,al che qualche mese fa ho deciso di smettere di parlarle della mia relazione. Le cose sono peggiorate e da quel momento ha iniziato a trattarmi con sospetto, insinuando cose assurde come che io avessi rapporti anche per strada. Sento questo peso pendermi addosso,mi sento incapace di fare qualsiasi cosa col timore che lei possa pensare male e renderla sospettosa ma così facendo mi sto annullando come persona e non riesco più a vivere nemmeno la mia intimità senza sentirmi in colpa. Non ce la faccio più a vivere come se avessi commesso qualcosa di inammissibile.

Cara Martina, hai bisogno di essere seguita da uno psicoterapeuta che ti possa aiutare a gestire questa difficile situazione. Purtroppo attraverso una risposta su un sito non si possono fare miracoli, come immagino tu possa capire. Quindi prendi tempo rispetto a decisioni estreme che neanche tu desideri fino in fondo, intanto perchè hai cercato di sostenere questi pesi provando a reagire, perchè stai cercando aiuto e poi perchè dalla relazione intrapresa si capisce la tua voglia di vivere. Hai solo 16 anni e sebbene tu ti senta in trappola in questo momento, le cose possono cambiare prima di quanto immagini. Rivolgiti al consultorio familiare più vicino a dove abiti, in cui ci sia uno psicoterapeuta. L' accesso è gratuito e senza prescrizione medica. Eventualmente dovrai prenotare un colloquio, perchè immagino ci sia un pò di affluenza. Puoi provare a coinvolgere anche tua madre spiegandole che avere un rapporto così difficile crea sofferenza ad entrambe, non so se sia il caso, valuta liberamente.

Una domanda che mi si pone è: che ruolo ha tuo padre in tutto questo? Hai nonni, zii? fratelli non credo... come vedi ci sono troppi limiti qui.

Affrettati, chi cerca trova.