Dott.ssa Simona Coscarella

Dott.ssa Simona Coscarella

Psicologa, Psicoterapeuta

Cosa devo fare per essere finalmente felice e smetterla con queste pratiche che non fanno altro che distruggere la mia vita?

Buona sera, Mi chiedevo come poter evitare che le persone a te care possano andare ad influenzare talmente tanto i tuoi stati d'animo ed il tuo benessere psicofisico. Mi spiego meglio: ho 22 anni e vivo con mia mamma, i miei nonni e mio fratello, non mi manca assolutamente niente ma purtroppo l'eccessivo contatto con loro mi fa attuare delle pratiche autolesive, quali abbuffate frequenti seguite da vomito. Tutto ciò è andato a peggiorare da 6 mesi a questa parte tanto che, nel momento in cui metto piede in casa, tutto mi sembra troppo stretto e percepisco perfino camera mia come un ambiente ostile al mio modo di essere. Mia madre è sempre stata eccessivamente oppressiva nei confronti di noi figli, ma, in seguito alla morte di mio padre, avvenuta due anni fa, lei non fa altro che ossessionarci l'esistenza. Tra mille chiamate al giorno e il voler sapere tutto quello che faccio in una giornata mi sembra di diventare matta e di incominciare ad odiare tutto ciò che mi sta intorno, persone incluse. Ho cercato di parlarle ma come dice un famoso detto: “non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire“ e di conseguenza, al fine di evitare discussioni e musi inutili, ho deciso di accantonare il discorso per una permanenza in casa più serena. Lei rappresentata tutto ciò che io non vorrei mai diventare, una donna insicura di se che si proclama costantemente vittima del mondo e che non ha altro che noi figli nella sua vita. Questa situazione è per me talmente invivibile che non appena ho avuto la possibilità di andarmene di casa per un weekend ho smesso di risponderle per 3 giorni consecutivi e finalmente, posso dire, di essermi sentita libera e meno appesantita. Spesso e volentieri penso che scappare sia la cosa migliore per me; mi sento spesso sola in dato ambiente casalingo e non c'è altra possibilità se non finire i miei studi e tagliare l'unico legame che mi tiene stretta a tutto questo (quello economico). Cosa devo fare per essere finalmente felice con me stessa e smetterla di praticare queste pratiche che non fanno altro che distruggere la mia vita? Devo far sorgere un muro invalicabile tra me e mia madre che mi renda possibile di vivere appieno la mia esistenza? Grazie in anticipo per le eventuali risposte.

Cara Giulia, il controllo è una brutta bestia perchè si espande a dismisura e soffoca chi ci sta intorno e stressa chi lo pratica. Sua madre, già ansiosa probabilmente, dopo la perdita di suo marito, cosa che temeva probabilmente anche prima e che dsi è avverata ora teme di perdere i suoi figli. Capita questa dinamica, umana e diffusa. Per il quieto vivere a volte cediamo e avalliamo le dinamiche delle persone che amiamo ma senza rendercene conto stiamo alimentando un comportamento problematico. La pressione a cui è sottoposta genera frustrazione che cerca di compensare nel modo più facile(cibo) ma poi qualcosa dentro di lei si ribella e le dice che non è quello il modo giusto di affrontare la cosa. Il senso di soffocamento non cambia mangiando, anzi aumenta perchè è come premere la risposta sbagliata ad un quiz e quindi arriva il vomito. La risposta giusta è dire no quando non vuole fare una cosa, avvertire sua madre che risponderà solo 10 volte al giorno e poi contare le volte e fermarsi a 10. Iniziare a prendere delle posizioni e mantenerle. Non è necessario litigare, urlare, scappare. Basta prendere delle decisioni, comunicarle e restare fermi di fronte a scenate e tormenti. Può anche scappare, ma non le servirebbe ad imparare come si gestiscono queste situazioni. Le consiglio di farsi guidare da un terapeuta strategico della sua zona.

Cari Saluti