Dott.ssa Simona D'Urso

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Dott.ssa Simona D'Urso

Psicoterapeuta, Danzamovimentoterapeuta, Operatore EMDR e Facilitatore Mindfulness

Conflitto con mia madre

Buona sera, sono una donna di 35 anni ormai e aspetto la mia prima figlia, sono al settimo mese di gravidanza. La mia vita nel giro di un anno è cambiata totalmente. Ho conosciuto il mio attuale compagno a luglio e dopo pochi mesi mi sono trasferita da lui dal Trentino alla provincia di Brescia. Ci siamo innamorati e così poco dopo abbiamo deciso di provare ad avere un figlio. Noi stiamo molto bene insieme e all'inizio anche mia mamma era felice. Noi abbiamo sempre avuto un rapporto molto particolare per via del nostro passato, diciamo sempre in simbiosi. Unica cosa è che non sta accettando il fatto che io mi sto facendo una famiglia e non va mai bene il tempo che trascorriamo insieme, vuole sempre di più, da la colpa al mio compagno, l'ha insultato e ha rovinato il rapporto che si era creato. In più essendo incinta penso che abbia bisogno di serenità. Con lei non si può chiarire perchè pensa di avere ragione lei solo per il ruolo che porta. Non so più che fare perchè non voglio che mia figlia viva questo clima. Cosa posso fare? grazie mille Paula

Cara Paula,
comprendo bene la difficoltà nel gestire un rapporto che lei stessa definisce di simbiosi con sua mamma. Ciò significa che il processo separativo che crea due individui separati e completi non si è mai compiuto. Tale percorso inizia, fisicamente e psichicamente, nel momento in cui viene tagliato il cordone ombelicale, e continua per molti anni della vita del bambino. Se ciò non avviene si rimane imbrigliati in una condizione in cui le due identità sono confuse, e non nettamente definite. La Simbiosi è una condizione che va bene soltanto In Utero, quella che lei sta vivendo come genitrice. Ora lei, spinta da tendenze individuative, ha deciso di rompere questo legame fusionale per diventare una donna autonoma intera e realizzata, ma l'altra parte non è sulla stessa linea e ciò crea il vostro conflitto. Quindi è giunto il momento di compiere questo cammino di distacco, dal quale non potrete uscirne che arricchite perché vi riapproprirete entrambe della vostra completezza. Le consiglio di rivolgersi ad un* collega per farsi sostenere in un momento così delicato, elaborando le forti emozioni in gioco, dalla paura al senso di colpa, e per ritrovare la serenità necessaria ad affrontare la nascita della bambina, che beneficerà sicuramente di questo percorso, venendo accolta da una madre solida e definita. Lei ha tutto il diritto di vivere in ambiti definiti il suo rapporto di coppia e quello con la famiglia di origine. Potrebbe affrontare il discorso con sua madre spiegandole che questo cambiamento nella sua vita nulla toglie al vostro rapporto, all'amore, all'affetto e allo scambio che c'è tra voi, ma è anzi un arricchimento, in un dialogo tra due donne adulte e non più semplicemente tra due ruoli in cui uno ha ragione a priori.
In bocca al lupo per tutto, spero di esserle stata utile e resto a disposizione anche online.

Cari saluti
Dottoressa Simona D'Urso