Dott.ssa Simona D'Urso

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Dott.ssa Simona D'Urso

Psicoterapeuta, Danzamovimentoterapeuta, Operatore EMDR e Facilitatore Mindfulness

Sono mamma di un bimbo di 16 mesi e viviamo a casa dei suoceri

Sono Federica, mamma di un bimbo di 16 mesi e io ed il mio compagno (siamo insieme da 17 anni) viviamo a casa dei suoceri. Mio suocero è malato da tanti anni ed ora è nella fase terminale e mia suocera invece è super dipendente dal mio compagno. Lui negli ultimi 3 anni sta dedicando tutto il suo tempo ad accudire i genitori ed ora che è nato il nostro bimbo speravo ci fosse un cambiamento, ma no… organizza le vacanze solo con i suoi genitori (lui deve occuparsi in tutto e per tutto del papà ) 3 nell’ultimo anno, una da 2 settimane e due da 3 giorni. Noi siamo andati via dopo tanta insistenza da parte mia 2 giorni. Mi dice che per lui va bene così ed il mio lamentarmi è solo indice della mia cattiveria. Non ha intenzione di avere una casa nostra anche se ho chiesto più volte che ci trasferissimo in una casa tutta per noi tre, ed i miei lamenti vengono sempre ridotti ai capricci di una bambina. Se gli dico che non è normale per me il suo super attaccamento ai genitori mi dice che non gli importa e che sono solo gelosa. Io sono gelosa del tempo che porta via a noi per dedicarlo a loro. Non mi sento una famiglia (io lui ed il nostro bimbo). Sono sentimenti sbagliati ? Da persona cattiva come dice sempre lui? Io ho perso entrambi i genitori (la mamma da un’anno), non capisco se sono sbagliata io…

Buonasera cara Federica,

innanzitutto di fronte alle proprie emozioni e vissuti Nessuno di noi è sbagliato. Il suo desiderio di vivere in un  ambiente fisico e psicologico separato da quello genitoriale, è consequenziale alla creazione di un nuovo nucleo familiare composto da lei e il suo compagno e poi il bambino. In Lei non c'è nulla di sbagliato, e comprendo quanto disagio possa crearle questa situazione di vita di spazio e tempo condiviso con i suoceri. È certamente giusto dedicarsi alla famiglia di origine e ai genitori quando sono anziani e/o bisognosi, tuttavia l'attaccamento e l'accanimento  non deve  impedire un fisiologico processo di separazione genitori/figli.

Dietro il legame così stretto tra il suo compagno e la famiglia Ci sarà Certamente qualche motivazione profonda, mi sento di consigliarvi una terapia di coppia per potervi confrontare in modo costruttivo sul tema e lasciare emergere le reciproche paure, aspettative, insoddisfazione e frustrazioni e  trovare una soluzione abitativa e di vita, e prima ancora una comprensione di coppia,  adeguata a tutti i membri.

Spero di essere stata utile e resto a disposizione.

Caramente 

Dottoressa Simona D'Urso