Educare i figli picchiandoli

Salve, vorrei sapere in merito all'educazione dei figli, quando si può definire lecito, educativo punire i propri figli, picchiandoli... Esiste un detto nella cultura popolare della mia regione riguardo questa scelta, secondo cui i figli "belli", cioè educati e responsabili vengono su con il pane ma anche con le percosse, mentre nutrirli e dedicargli premure senza picchiarli, significherebbe viziarli e farli crescere squilibrati e incoerenti. Mi sono sempre interrogata sull'attendibilità di questo proverbio, con cui molti genitori tendono a giustificare atti di violenza nei confronti dei propri figli, senza preoccuparsi sul serio di instaurare un sano dialogo con i bambini, indicando errori e motivazioni. Vorrei capire quali consigli la psicologia ci può fornire al riguardo, magari anche con esempi partici. Ringrazio in anticipo per la disponibilità e complimenti per il portale!

Buongiorno. Per mia formazione ed esperienza sono convinto che la memoria corporea è quella che rende l’apprendimento più accessibile e fruttuoso per l’uomo e, pertanto, imprime nella persona un proprio modo di vivere nel mondo. Il trauma di una violenza fisica è, infatti, rimembrato, perché è il corpo che ne porta i segni e ne sopporta il peso emotivo. Cominciamo con i primi contatti corporei sin dai primissimi momenti della nostra vita. Viviamo in relazione con il corpo, oltre che con la mente, il pensiero e il cuore, i sentimenti e le emozioni. Il corpo è il mezzo per esprimere affetto e infondere sicurezza, basti pensare all’efficacia terapeutica dell’abbraccio e all’importanza nutritiva del contatto con i bambini (c’è una cultura che invece invita a non prendere i bimbi piccoli in braccio per “non viziarli”!!!). Il contatto è come il cibo, nutre e fa crescere. La via diretta per indirizzare un figlio può quindi chiamare in causa anche il corpo quale luogo d’incontro e tramite per definire un confine, senza mai usare violenza che è ““utile”” solo per chi la esercita. Spero di essere stato utile. Cordialmente